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Pellegrinaggio, Tour Religioso

SUI PASSI DI SAN PAOLO

Tarso,Antiochia,Konya,Antiochia di Pisidia(Yalvaç),Laodicea,Gerapoli,Mileto, Efeso,Asso

UN VIAGGIO IN TURCHIA CON SAN PAOLO

Sui passi di San Paolo Tour 9 Giorni, 8 Notti

1° giorno, ITALIA / ISTANBUL

L’incontro con l’Islam

Arrivo all’aeroporto di Istanbul, incontro con guida locale; operativo aereo permettendo, giro orientativo della città e trasferimento in pullman privato in albergo. Sistemazione nelle camere riservate, cena e pernottamento.

  • “Nel nostro tempo in cui il genere umano si unifica di giorno in giorno più strettamente e cresce l’interdipendenza tra i vari popoli, la Chiesa esamina con maggiore attenzione la natura delle sue relazioni con le religioni non-cristiane. Nel suo dovere di promuovere l’unità e la carità tra gli uomini, ed anzi tra i popoli, essa in primo luogo esamina qui tutto ciò che gli uomini hanno in comune e che li spinge a vivere insieme il loro comune destino”. (Dal documento del Vaticano II sul dialogo con le religioni non cristiane Nostra Aetate II,1)

 2° giorno, ISTANBUL

Il dialogo con l’Islam Giornata dedicata alla visita di questa meravigliosa città, ponte tra oriente e occidente, antica Bisanzio che conta ben 15 milioni di abitanti. Prima tappa alla Moschea Blu capolavoro di eleganza e di armonia, per le numerose cupole e minareti, che la fanno seconda solo a La Mecca. Si prosegue con la visita dell’Ippodromo, piazzale che per secoli rappresentò il centro della vita bizantina prima e ottomana. Visita alla chiesa di Santa Sofia, dedicata alla Divina Sapienza. La mattinata terminerà con l’esplorazione della parte più curiosa della città, quella sotterranea, rappresentata dalle cisterne. La più famosa è la Yerebatan Saravi, la Cisterna Basilica coperta da un soffitto a volte sorretto da 336 colonne. Dopo il pranzo visita al Palazzo Topkapi con la sala del tesoro (non è incluso harem), adibito a residenza dei sultani che continuarono ad ampliarlo per oltre 3 secoli. Oggi è uno dei più grandi musei esistenti al mondo. Cena e pernottamento.

  • “La Chiesa guarda anche con stima i musulmani che adorano l’unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini. Essi cercano di sottomettersi con tutto il cuore ai decreti di Dio anche nascosti, come vi si è sottomesso anche Abramo, a cui la fede islamica volentieri si riferisce. Benché essi non riconoscano Gesù come Dio, lo venerano tuttavia come profeta; onorano la sua madre vergine, Maria, e talvolta pure la invocano con devozione. Inoltre attendono il giorno del giudizio, quando Dio retribuirà tutti gli uomini risuscitati. Così pure hanno in stima la vita morale e rendono culto a Dio, soprattutto con la preghiera, le elemosine e il digiuno” (Nostra Aetate II,3)

3° giorno, ISTANBUL/ IZMIR/ KUSADASI

Il vescovo martire della fede (Policarpo di Smirne) Colazione in hotel. Mattinata dedicata alla visita alla Chiesa di San Salvatore in Chora, che significa ‘fuori le mura’ eretta da Costantino, ora un museo considerato tra i più importanti monumenti bizantini ad Istanbul. Partenza per una mini crociera sul Bosforo, lo stretto sinuoso che separa l’Europa dall’Asia. Si potranno ammirare dall’esterno due famosi palazzi di Istanbul: Dolmabahce e Ciragan Sarai. Pranzo e in tempo utile trasferimento in aeroporto e partenza per Izmir. Arrivo nella città di Smirne -che non visiteremo-, antica e gloriosa per la storia cristiana: nel 27 a.C. era tra le più splendide città dell’Asia Minore. La lettera sul martirio di Policarpo offre un po’ di luce sulla Chiesa di Smirne. Proseguimento  per Kusadasi, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

  • “Per compiere così grandi uffici, gli apostoli sono stati arricchiti da Cristo con una effusione speciale dello Spirito Santo disceso su loro (cfr. At 1,8; 2,4; Gv 20,22-23), ed essi stessi con la imposizione delle mani diedero questo dono spirituale ai loro collaboratori (cfr. 1 Tm 4,14; 2 Tm 1,6-7), dono che è stato trasmesso fino a noi nella consacrazione Episcopale. Il santo Concilio insegna quindi che con la consacrazione episcopale viene conferita la pienezza del sacramento dell’ordine, quella cioè che dalla consuetudine liturgica della Chiesa e dalla voce dei santi Padri viene chiamata sommo sacerdozio, realtà totale del sacro ministero” (Lumen Gentium, 21)

 4° giorno,  BASILICA di S. GIOVANNI / CASA di MARIA / EFESO / KUSADASI  

Maria madre della Chiesa In mattinata visita alla Basilica di San Giovanni, costruita dall’Imperatore Giustiniano nel VI sec. sulla tomba dell’apostolo Giovanni. L’imponenza dei resti dà l’idea della grandiosità di quest’opera. Successiva sosta al Santuario della “Casa di Maria”. Arrivo ad Efeso, splendida città che conserva insigni monumenti e dove Paolo sostò a lungo.

  “Così anche la beata Vergine avanzò nella peregrinazione della fede e serbò fedelmente la sua unione col Figlio sino alla croce, dove, non senza un disegno divino, se ne stette (cfr. Giov 19,25) soffrendo profondamente col suo Unigenito e associandosi con animo materno al ‘sacrificio di Lui, amorosamente consenziente all’immolazione della vittima da lei generata; e finalmente dallo stesso Gesù morente in croce fu data quale madre al discepolo con queste parole: Donna, ecco il tuo figlio (cfr. Gv 19,26-27)” (Lumen Gentium, 58)

 5° giorno,  MILETO / APHRODISIAS / PAMUKKALE

Il testamento di Paolo: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere” (At 20,35) Dopo la prima colazione, partenza per Mileto, sito con pochi resti ma sicuramente importante luogo paolino: qui il Santo ha rivolto il discorso considerato il suo Testamento spirituale (At. 20, 17-38).Proseguimento per Aphrodisias, luogo in cui il cristianesimo giunse assai presto. Rimane uno dei centri archeologici più suggestivi e attraenti della Turchia. Arrivo in serata a Pamukkale, sistemazione in albergo, cena e pernottamento.

  • “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore.” (Gaudium et Spes, 1)

6° giorno,  PAMUKKALE / LAODICEA / ANTIOCHIA DI PISIDIA / KONYA

Il legame tra Antico e Nuovo Testamento nella predicazione di Paolo (At 13,15-52) Dopo la prima colazione, tempo per ammirare lo spettacolo delle cascate pietrificate, fatto di vasche calcaree bianche ripiene di una tiepida acqua termale, che in piani sovrapposti creano una visione indimenticabile.  Sosta per la visita alla Necropli di Hierapolis. Proseguimento per Laodicea, nota per essere stata un centro bancario, che la rendeva superba della propria opulenza. Conosciuta come una delle 7 chiese dell’Apocalisse, questa città, che vide l’Apostolo Paolo e una viva comunità cristiana, può essere localizzata a fatica dalle poche rovine quasi del tutto interrate. Il cristianesimo giunse qui dalla vicina Colossi, soprattutto ad opera di Epafra.  Via Apamea (dove non ci fermeremo), proseguimento per San Antiochia di Pisidia, forse il luogo “paolino” più significativo, perché nel sito archeologico è stata portata alla luce una Chiesa di San Paolo: un’enorme Basilica con adiacente Battistero, costruita pare sull’antica sinagoga in cui Paolo aveva predicato. Arrivo in serata a Konya, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

  •  “Dio dunque, il quale ha ispirato i libri dell’uno e dell’altro Testamento e ne è l’autore, ha sapientemente disposto che il Nuovo fosse nascosto nel Vecchio e il Vecchio fosse svelato nel Nuovo (29). Poiché, anche se Cristo ha fondato la Nuova Alleanza nel sangue suo (cfr. Lc 22,20; 1 Cor 11,25), tuttavia i libri del Vecchio Testamento, integralmente assunti nella predicazione evangelica (30), acquistano e manifestano il loro pieno significato nel Nuovo Testamento (cfr. Mt 5,17; Lc 24,27), che essi a loro volta illuminano e spiegano”. (Dei Verbum 16)

 7° giorno,  KONYA / CAPPADOCIA

 La persecuzione non frena la missione: Paolo a Iconio (At 14,1-7) Dopo la prima colazione, e visita di Konya, antica capitale selgiudica, ubicata in pieno altopiano anatolico. Il suo nome era legato al mondo cristiano per la Chiesa che Paolo e Barnaba vi fondarono; oggi richiama il grande mistico musulmano Mevlana, quasi contemporaneo di S. Francesco, che fondò il movimento dei Dervisci. Visita al mausoleo di Mevlana e alla chiesa cattolica dedicata a San Paolo. In tempo utile, partenza per la Cappadocia, con sosta al caravanserraglio di Sultanhani. Inizio delle visite della Cappadocia. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento. 

  • “La Chiesa «prosegue il suo pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio», annunziando la passione e la morte del Signore fino a che egli venga (cfr. 1 Cor 11,26)”.  (Lumen Gentium, 8)

 8° giorno,  CAPPADOCIA  

Il valore della verginità e del matrimonio secondo San Paolo (1Cor 7) Giornata dedicata interamente alla visita della Cappadocia, un museo all’aperto che costituisce uno degli spettacoli più suggestivi e interessanti che la Turchia può offrire. Il paesaggio lunare è frutto di diversi elementi naturali, tra i quali l’attività eruttiva dell’antico monte-vulcano Argeo. Al termine delle visite rientro in hotel, cena e pernottamento.

  • “Fin dai primi tempi della Chiesa vi furono uomini e donne che per mezzo della pratica dei consigli evangelici vollero seguire Cristo con maggiore libertà ed imitarlo più da vicino, e condussero, ciascuno a loro modo, una vita consacrata a Dio. Molti di essi, sotto l’impulso dello Spirito Santo, vissero una vita solitaria o fondarono famiglie religiose che la Chiesa con la sua autorità volentieri accolse ed approvò. Cosicché per disegno divino si sviluppò una meravigliosa varietà di comunità religiose, che molto ha contribuito a far sì che la Chiesa non solo sia atta ad ogni opera buona e preparata al suo ministero per l’edificazione del corpo di Cristo (cfr. Ef 4,12), ma attraverso la varietà dei doni dei suoi figli appaia altresì come una sposa adornata per il suo sposo (cfr. Ap 21,2), e per mezzo di essa si manifesti la multiforme sapienza di Dio (cfr. Ef 3, 10)”. (Perfectae caritatis )

9° giorno,  CAPPADOCIA / KAYSERI / ISTANBUL / ITALIA

Dopo la prima colazione, in tempo utile trasferimento in aeroporto a Kayseri e partenza via  Istanbul per Italia.

UN VIAGGIO IN TURCHIA CON SAN PAOLO
Io sono un Ebreo nato a Tarso, una città abbastanza importante della Cilicia
San Paolo, Atti dei discepoli, Atto 21:39 La Turchia, oltre ad ospitare tantissimi monumenti, chiese, luoghi abitati e sacri molto significativi per il Cristianesimo, è stata anche il palcoscenico di avvenimenti fondamentali per la sua storia. Tra i più importanti, senza dubbio, sono i pellegrinaggi fatti da San Paolo. La Turchia, essendo lontana da Roma e Gerusalemme, che a causa delle continue repressioni contro il Cristianesimo rischiava di scomparire, risulta un Paese adatto alla divulgazione del Cristianesimo e, dopo i lunghi pellegrinaggi di San Paolo, qui si crearono le prime comunità ecclesiastiche.

UN SANTO IN TURCHIA, PUNTO DI RITROVO DELLE RELIGIONI : SAN PAOLO
Insieme a San Pietro, San Paolo è considerato uno dei più famosi e più discepoli di Gesù. Nato in Turchia, dove poi si recò molto spesso durante i suoi pellegrinaggi, creò lì i primi centri della comunità cristiana, che infatti si trovavano per la maggior parte entro i confini della attuale Turchia. Senza nessun dubbio la divulgazione del Cristianesimo da Gerusalemme in Anatolia
(Asia Minore) e da qui in tutta Europa è il più grande merito di San Paolo. I pellegrinaggi, che durarono parecchi mesi ma che sono oggi percorribili in pochi giorni grazie ai mezzi più moderni, San Paolo li affrontò incontrando tante difficoltà. Non per questo rinunciò, anzi senza alcun timore continuò giorno e notte a seguire gli insegnamenti dettati da Cristo, malgrado avesse attirato le reazioni di Roma. Pur conoscendo il suo destino, che alla fine lo avrebbe portato alla morte, San Paolo non abbandonò mai la sua strada. Fece pellegrinaggi in Siria, Cipro e Grecia, ma il Paese dove trascorse la maggior parte della sua vita e dove fece le sue predicazioni è stato la Turchia.
Nel 2008 sono stati festeggiati i duemila anni della sua nascita. Le città, le strade e le chiese che ancora fanno rivivere la memoria di questo Santo si trovano nelle regioni della Turchia. Con un viaggio in Turchia avrete la possibilità di visitare il luogo di nascita di San Paolo, tra le tante anche la prima chiesa in cui predicò, le città che visitò durante i suoi viaggi, le strade antiche che percorse. San Paolo viene rappresentato nella Bibbia, nel primo periodo della sua vita, come una figura negativa per i cristiani, infatti viene descritto come una persona che seminava paura, minacciava e puniva i cristiani. Però, subito dopo l’apparizione di Cristo, San Paolo diventò cieco. Dopo che gli fu comunicato che avrebbe dovuto portare la Parola di Cristo agli altri popoli, cominciò a vedere di nuovo, si battezzò e si convertì al Cristianesimo. Dopo aver ricevuto questo miracolo divenne uno dei più grandi sostenitori del Cristianesimo. Dopo lunghi difficoltosi viaggi San Paolo riuscì, prima in Anatolia (Asia Minore) e dopo in tutta l’area del Mediterraneo, a creare le prime comunità cristiane diffondendo la parola di Cristo. San Paolo, pur non essendo uno dei dodici apostoli di Cristo, viene chiamato il discepolo dell’Asia Minore (Anatolia) per aver servito il Cristianesimo. Tutte le informazioni sulla vita e sui viaggi fatti in Anatolia di San Paolo sono riportate negli Atti degli Apostoli del Nuovo Testamento. I capitoli successivi al IX, con l’apparizione del Cristo a San Paolo, parlano dei viaggi fatti nelle varie città della Turchia e delle difficoltà nel portare la parola del Cristo.
1. PRIMO PELLEGRINAGGIO DI SAN PAOLO ( 46-48 d.C. )
Della vita di San Paolo durante la sua permanenza a Gerusalemme non si ha notizia. Negli Atti degli Apostoli del XIII capitolo della Bibbia, è raccontato l’incarico di San Paolo insieme a San Barnaba, dal XIII al XXI capitolo si descrivono i viaggi che San Paolo fece in Anatolia (Asia Minore). Dopo il suo processo, trascorse gli ultimi giorni della sua vita a Roma. San Paolo tra il 46 e il 48 d.C. lasciò la città Antakya (Antiòchia) e arrivò alla città portuale di
Samandag (Selèucia Peria) e, partendo da qui, con una nave sbarcò a Cipro. Dopo aver soggiornato per un periodo a Cipro, da qui via mare arrivò al porto d’Antalya, via terra alla città d’Aksu (Perge), poi a Yalvac provincia d’Isparta ( Antiochia di Pisidia), a Konya (Iconium), a Hatunsaray (Lystra) provincia di Karaman, e a Debre (Borgo d’Asiran). In queste città, dopo aver predicato ed aver convertito tante persone al Cristianesimo, al ritorno San Paolo e San Barnaba ripercorsero le stesse tappe dell’andata arrivando dapprima ad Aksu
(Perge) dopo ad Antalya e poi ad Antakya (Antiochia) dove terminarono il viaggio.
2. SECONDO PELLEGRINAGGIO DI SAN PAOLO ( 49-52 d. C. )
Nella Bibbia i capitoli XV – XVIII degli Atti degli Apostoli parlano del secondo pellegrinaggio di San Paolo. Questo pellegrinaggio, a differenza del primo, non fu realizzato per volere dello Spirito Santo, ma fu deciso durante una riunione tenutasi a Gerusalemme. Nel primo pellegrinaggio tra San Paolo e San Barnaba vi fu un disaccordo e per questo motivo San Paolo non compie il
pellegrinaggio con San Barnaba ma insieme a San Sila. L’importanza del secondo pellegrinaggio, anche se non era stata definita la strada che dovevano
percorrere, è che non era stato deciso per volere dello Spirito Santo. Il punto di partenza è la città di Antakya (Antiòchia). San Paolo, partendo da qui, visita tutti i centri che aveva visitato nel suo primo pellegrinaggio. Il motivo di questo ritorno era poter osservare lo status della fede dei fratelli convertiti durante il suo primo viaggio. I nomi dei centri come Karaman (Derbe, Lystra) e Konya (Iconium) si ripresentano anche nel secondo viaggio. Con grande probabilità San Paolo attraversò anche la sua città nativa, Tarso, anche se questa cosa non è menzionata nella Bibbia.Durante i suoi viaggi precedenti aveva attraversato parecchie volte le regioni della Galazia e della Frigia, all’interno dell’Anatolia vicino l’attuale Ankara, da qui nel secondo viaggio si spostò a Canakkale (Dardanelli) e Troia. In seguito, per aver sognato un Macedone, partì via mare da Canakkale e raggiunse la Grecia. Dopo aver predicato nelle città greche e macedoni, tornò un’altra volta in Turchia via mare e arrivò ad Efeso; da qui andò ad Antakya (Antiòchia) dopo di che
ritornò nelle città della Galazia e della Frigia per osservare se si fossero rafforzate spiritualmente le persone convertite al Cristianesimo.
3. TERZO PELLEGRINAGGIO DI SAN PAOLO ( 53-57 d.C. )
Nella Bibbia i capitoli XIX-XXI degli Atti degli Apostoli parlano del terzo pellegrinaggio di San Paolo. Attraversò le regioni interne dell’Anatolia (Asia Minore) e raggiunse Efeso dove per tanti anni insegnò il Cristianesimo. San Paolo partendo da Efeso passò per prima a Canakkale e in Macedonia, dopo di che via mare tornò un’altra volta a Canakkale; qui per un lungo periodo predicò e fece dei miracoli. San Paolo ripartì da Canakkale e visitò a piedi la città di Behramkale (Assos) e successivamente con la nave arrivò alla città di Mileto (Miletos). Qui San Paolo incontrò gli anziani di Efeso, ormai sapeva che la sua morte si stava avvicinando. Dopo il suo addio ai fedeli consigliò loro di non perdere la fede e di non rinunciare mai a proferire la parola di Cristo. Attraversò Istankoy e Rodi, passò per Gelemis (Patara) poi da qui con una nave arrivò a Fenike, e sempre via mare prima sbarcò in Siria e poi andò a Gerusalemme, dove venne arrestato.
4. QUARTO PELLEGRINAGGIO DI SAN PAOLO ( 58-64 d.C. )
Il quarto viaggio è considerato il tragitto che San Paolo fece come prigioniero verso Roma.Malgrado lo stato di prigionia fu trattato con discreto rispetto. In questo quarto viaggio San Paolo attraversò la costa sud del Mediterraneo, la Cilicia e la Pamphilia, fermandosi nel porto di Andriake a Demre. Proprio in questo porto, il prigioniero fu trasferito a bordo di un’altra nave che
lo portò in Italia, passando per Datça (Knidos). In seguito all’arresto fu processato e condotto a Roma, dove venne incarcerato e ucciso con una spada ( 64-67 d.C. ).
LE CITTÀ VISITATE DA SAN PAOLO DURANTE I SUOI PELLEGRINAGGI
SAN PAOLO A MERSIN
Uno dei centri più importanti è Mersin, che si trova sulla costa sud della Turchia, seguendo in ordine il tragitto fatto da San Paolo durante il suo secondo pellegrinaggio potete ammirare Tarso – la sua città natale – e le città che ha visitato come Silifke e Mut; inoltre potete vedere le prime chiese
costruite in onore dei santi cristiani.
TARSO
Tarso è la città natale di San Paolo, nella Bibbia è chiamato infatti Paolo di Tarso. Dal punto di vista storico è una città molto importante per il Cristianesimo, inoltre è un centro dove la chiesa, il pozzo e i quartieri storici circostanti sono stati inseriti nella lista dei candidati ad entrare nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Dopo essersi convertito al Cristianesimo, Tarso per San Paolo diventò un luogo di rifugio. Quando si venne a sapere del disturbo che causavano a Gerusalemme le sue prediche per divulgare il Cristianesimo, da qui fu preso dai suoi fedeli e accompagnato di nuovo a Tarso. Chiesa di S. Paolo o Museo monumentale di S. Paolo : si trova nel rione di Ulu Cami. Questa chiesa è stata costruita nell’ 11-12 d.C. in memoria di San Paolo ed è stata ristrutturata nel 1862. Nella soffitta si notano gli affreschi di Gesù Cristo, dei quattro evangelisti e degli angeli; questa chiesa è uno dei luoghi di maggior importanza per il pellegrinaggio del Cristianesimo, infatti nel 1992-1993 ha ospitato “Il simposio e Liturgia di San Paolo” organizzato dal Vaticano.Pozzo di San Paolo : è per il Cristianesimo uno dei luoghi più importanti per il  Pellegrinaggio. Il pozzo si trova nei pressi del cortile di San Paolo, vicino a Piazza della Repubblica nel rione di Kızılmurat. L’acqua del pozzo non manca mai e si crede che quest’acqua sia benedetta e che guarisca dalle malattie.
Strada antica : questa strada antica è coperta con pietre di basalto che si  trovavano nella Piazza della Repubblica, a circa 300 metri dal cortile del pozzo, ed è rimasta la stessa percorsa da San Paolo. Anche voi, se verrete a visitare questo luogo, potrete ammirare e percorrere la strada antica come ai tempi di San Paolo.
Grotta dei Sette Dormienti : la grotta Eshab-ı Kehf si trova nelle vicinanze del villaggio Ulas a circa 15 chilometri a nord di Tarso. Qui si rifugiarono sette giovani, tra i primi convertiti al Cristianesimo, insieme ai loro cani per fuggire alle persecuzioni e alle torture e dormirono per 309 anni. Questa grotta è considerata un luogo sacro sia per i Cristiani che per i Musulmani, i quali, sopra la grotta, hanno costruito una moschea.
SILIFKE
La Chiesa di Ayatekla : Silifke, nella Provincia di Mersin, ospita uno dei luoghi più antichi e sacri per il Cristianesimo ovvero la chiesa di Santa Tecla. Santa Tecla, prima donna martire del Cristianesimo, è originaria della città di Konya. Qui per tre giorni consecutivi senza mangiare, bere e dormire ascoltò i discorsi di San Paolo; influenzata dalle sue parole diventò uno dei suoi  seguaci. Continuò ad ascoltare San Paolo e andava a visitarlo segretamente anche quando questi stava in carcere. La Grotta dei Sette Dormienti era diventata un rifugio per Santa Tecla, che vi andava spesso a pregare, ed è stata considerata un posto sacro dove i cristiani andavano a rifugiarsi finché non furono lasciati liberi di professare la fede Cristiana. Anche Santa Tecla, come San Paolo, si impegnò a diffondere il Cristianesimo, fece miracoli e il luogo dove si trova la sua tomba nel IV secolo venne trasformato in una chiesa. La tomba che si trova all’interno della chiesa si pensa che sia proprio di Santa Tecla. Ogni anno, il 13 e 14 settembre, Santa Tecla viene commemorata e Lungo le strade romane viene celebrata una messa in suo onore.
Il Fosso del Paradiso e dell’Inferno : in uno dei centri abitati a circa 20 chilometri da Silifke, in un territorio dalla natura meravigliosa, viene fondata la prima chiesa cristiana, il Narlikuyu. La chiesa, costruita tra il IV-V secolo sulle rovine del tempio di Zeus, si trova a sud del Fosso del Paradiso. Una scritta all’ingresso di un’altra chiesa, costruita davanti alla grotta del Fosso del
Paradiso, fa risalire la sua costruzione al V secolo da parte di un religioso di nome Paulus che la dedicò alla Madonna. Queste due chiese sono state erette come monumenti che simboleggiano la vittoria del Cristianesimo sulle credenze pagane. Senza dubbio il contributo più importante di questa vittoria spetta a San Paolo.
MUT
Monastero di Alahan : sono state costruite tantissime chiese in memoria di San Paolo, lungo le vie che egli percorse e nei luoghi in cui egli soggiornò durante i suoi pellegrinaggi. Oltre le chiese e le stanze per i preti, anche il monastero Alahan prende posto nella lista dei candidati ad entrare nel
Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Sulle pietre ricche di decorazioni, che si trovano nelle chiese all’interno del monastero, datate VII secolo, potete ammirare le figure degli Arcangeli Gabriele e Michele, le raffigurazioni degli scrittori della Bibbia e le figure di San Paolo e Pietro. Anche se un po’ faticoso, una volta saliti in cima al monastero potete osservare la valle di Goksu da un’altezza di 1200 metri e allora vi renderete conto che ammirare un così emozionante paesaggio vale la fatica. Se non vi basta, o meglio non vi soddisfa osservare dall’alto la valle di Goksu, facendo pochi chilometri potete visitare le chiese scavate nelle rocce ed ammirare gli ornamenti vegetali e geometrici creati con vari colori all’interno di tali chiese. Durante il vostro viaggio potete anche visitare “la chiesa a colori”, chiamata cosi perché verniciata di rosso e verde, costruita all’interno di una grotta che si trova nel villaggio di Maya in Provincia di Mut.
SAN PAOLO AD ANTAKYA – ANTIÒCHIA
Il nome di questa città deriva dal nome di Antioco, padre di Seleucos I, uno dei successori di Alessandro Magno. Antiòchia, trovandosi all’incrocio tra le vie del Medio Oriente e dell’Anatolia in Asia Minore, è stata per motivi strategici uno dei centri d’insediamento di varie civiltà Antiòchia è la quarta città più grande dell’impero Romano dopo le città di Roma, Alessandria ed Efeso. Si è sviluppata velocemente grazie alla sua importanza strategica ed è diventata anche un importante centro religioso. Uno degli aspetti più attraenti di Antiòchia è che, pur avendo ospitato varie religioni, non è stata mai luogo di conflitti. Ad Antiòchia ancora oggi si possono notare le case, i centri religiosi come sinagoghe e chiese, i cimiteri dei vari culti che coesistono gli uni vicini
agli altri. Ancora oggi qui è possibile osservare la fratellanza tra le varie religioni ed è proprio per questo spirito di fratellanza e di tolleranza che San Paolo e i suoi credenti hanno scelto la città di Antiòchia. Dal punto di vista religioso la città di Antiòchia è considerata molto importante per San Paolo e
per lo stesso Cristianesimo. Questa città dal I secolo d.C. è stato il luogo d’insediamento dei credenti, dove pregavano e dove gli studenti prendevano le prime lezioni del Cristianesimo. Inoltre è stata anche la città di partenza dei primi viaggi di San Paolo. Dopo la conversione al Cristianesimo, mentre San Paolo e Barnaba predicavano e digiunavano insieme al gruppo dei credenti, apparve lo Spirito Santo , il quale rivelò che San Paolo e San Barnaba erano incaricati di annunciare il nome di Gesù Cristo. Così cominciò uno dei primi pellegrinaggi di San Paolo che durò parecchi anni. San Paolo e San Barnaba si imbarcarono da Samandag, un porto di Antiòchia, l’anno 49 d.C. e sbarcarono a Cipro. La fine del loro primo pellegrinaggio sarà proprio il luogo da cui ebbe inizio, ovvero Antiòchia,dove da Dio stesso furono incaricati a compierlo. Durante questo primo pellegrinaggio, che cominciò ad Antiòchia, visitarono Cipro e le coste sud della Turchia, nelle città visitate insegnarono le loro dottrine, compiendo tanti miracoli e incontrando tante difficoltà. Quando
tornarono ad Antiòchia, San Paolo raccontò ai suoi studenti le difficoltà incontrate e spiegò loro che tutte queste invece di intimidirlo gli davano più forza e disse loro che “per poter entrare nel regno di Dio dovevano Attraversare tutte le difficoltà”. Anche il secondo pellegrinaggio di San
Paolo terminò ad Antiòchia, passando prima per la Galazia e la Frigia.Ad Antiòchia, oltre a poter osservare l’importanza che rivestono le diverse culture e religioni,potete ammirare la Chiesa San Pietro che è la prima chiesa del mondo. Qui si trova anche il Monastero di San Simeone. Antiòchia è considerato un luogo molto importante per il Cristianesimo : questa città è stata proclamata il centro del pellegrinaggio per eccellenza, dopo Gerusalemme è la seconda città sacra. Nel VII secolo è stata proclamata uno dei cinque centri patriarcati del Cristianesimo.
La Chiesa di San Pietro: la chiesa di San Pietro si trova a nord est della città di Antiòchia. Oltre ad essere una delle chiese più vecchie del mondo, è stata anche il punto di ritrovo delle prime comunità Cristiane. In questa chiesa, oltre San Paolo, hanno spesso predicato anche San Pietro e San Barnaba. Dopo la morte di Gesù, San Paolo, che era apostolo di Gesù Cristo ed era considerato il primo sacerdote del Cristianesimo, ha visitato la città di Antiòchia e qui in questa grotta ha fatto il suo primo incontro religioso. Per questi motivi la chiesa è molto importante dal punto storico del Cristianesimo. La chiesa è stata costruita davanti a una piccola grotta, alta 7 metri, profonda 13,5 e larga di 9,5 metri. Il monte, dove si trova la grotta, si chiama Monte di Stauris (Monte del Pellegrino). Nel suo pavimento si trovano resti di mosaici che risalgono al V secolo. Si pensa che il tunnel posto alla sinistra dell’altare servisse come via di uscita per i Cristiani che subivano un attacco improvviso dai nemici. Verso l’XI secolo, durante le invasioni delle crociate, la chiesa fu
ingrandita di un paio di metri dai reparti speciali delle crociate. Nell’anno 1863 il Papa Pio IX le ha riservato una speciale importanza e ha fatto ristrutturare la chiesa. Nell’anno 1963 è stata proclamata da Papa Paolo IV uno dei luoghi sacri di pellegrinaggio. Il 29 giugno di ogni anno nella chiesa viene celebrata una messa a cui partecipa la comunità cristiana e preti  provenienti da tutto il mondo.
Il Monastero di San Simeone a Samandag : posto sulla cima più alta del monte Samandag, è una chiesa costruita in memoria di San Simeone che ha vissuto per tanti anni su una colonna alta 13 metri grazie alla sua pazienza, al suo credo e alla sua resistenza. Il nome di Samandag proviene dalla parola araba Sam’an che significa Simeone. Le chiese e gli altri edifici scavati nelle rocce e costruite parzialmente con le pietre tagliate, sono state costruite dai Selgiuchidi che si erano aggregati con San Simeone quando era ancora in vita. È possibile vedere ancora la colonna, posta al centro del cortile, dove San Simeone visse per 45 anni.A sud delle montagne “Amanos”, che si trovano all’interno dei confini della città di Antiòchia,richiama l’attenzione un centro religioso forse molto importante nei primi tempi del Cristianesimo.In questa regione si possono vedere resti di chiese e ammirare le grotte scolpite nella roccia, luoghi difficilmente raggiungibili e per questo rifugio di uomini solitari. L’importanza di Antiòchia, a livello storico religioso, non è limitato al solo Cristianesimo. Secondo le credenze è proprio Antiòchia la città dove il profeta Yunus uscì dallo stomaco del delfino. Nel punto dove si crede che questo fatto avvenne, si trovano i resti della colonna di Yunus, che una tempo fungeva come porta d’ingresso alla città.
SAN PAOLO A PERGE
La città di Perge è il posto che San Paolo visitò due volte durante il suo primo pellegrinaggio. All’inizio del suo primo viaggio raggiunse la città di Perge via mare. Al suo ritorno visitò nuovamente la città portando al popolo la parola di Dio. Perge è stata scoperta da Kate Clow e si trova all’inizio della via di San Paolo. Potete partecipare al giro turistico e camminare lungo la strada antica, oppure potete seguire soltanto una parte di questa via che, dopo centinaia di anni, è rimasta la stessa percorsa dal santo durante i suoi viaggi.A Perge gran parte delle chiese, risalenti al V-VI secolo e progettate in genere come  basiliche, sono il complesso di un monastero. Le colonne parallele che sono il simbolo della città di Perge, un tempo erano allineate ai due lati di una delle porte più importanti della città. Probabilmente anche San Paolo ha varcato questa porta posta all’ingresso della città, percorrendo poi questa strada
incolonnata.
SAN PAOLO A YALVAC
Il vecchio nome della città di Yalvac è Pisidia, che San Paolo visitò due volte durante il suo primo pellegrinaggio. Questa città è il luogo dove egli fece il suo primo discorso durante il suo impegno missionario. Molte persone, persuase positivamente dai suoi discorsi, gli chiesero di continuare a proferire la parola di Cristo. Nelle successive predicazioni tutti i residenti di Yalvac si radunarono
nelle piazze per ascoltare San Paolo e molte persone si convertirono al  Cristianesimo. Però alcune di queste, nemiche del Cristianesimo e disturbate dai suoi discorsi, cominciarono ad influenzare le persone importanti della città e riuscirono a dar inizio ad una persecuzione nei confronti di San Paolo e San Barnaba e, di conseguenza, riuscirono a cacciarli fuori dai confini della città.
Questi provvedimenti servirono comunque allo scopo di perché, allontanatosi, San Paolo visitò la città di Konya (Iconium) dove continuò a servire Dio convertendo la gente al Cristianesimo. Ancora oggi si possono vedere i resti della chiesa di San Paolo, costruita nell’anno 325, sopra una sinagoga dove San Paolo fece le sue prime prediche. Qui si può ammirare il pavimento a mosaico, dove è inserito anche il nome del Vescovo Optimius, rappresentato durante la riunione ecumenica tenutasi nell’anno 381 a Istanbul. Tra gli studi effettuati sulla struttura, si nota che la chiesa è stata ingrandita successivamente. Il nartece della chiesa di dimensioni 70 x 27 metri, è stato diviso in due con una serie di colonne. Delle tre navate che formano la basilica, si pensa che quella centrale fosse coperta da una tettoia.Quando San Paolo visitò la città di Yalvac, con i suoi 70.000 abitanti era una delle città più grandi
dell’impero Romano. Possiamo osservare tutte le particolarità dei resti sparsi e conservati in questa antica città. Il tempio di Augusto domina sull’area più alta della città, da questo tempio si possono vedere i rilievi Genius con le ali e quello di Nike, qui è stato aggiunto un propileo che consente l’ingresso nell’area del tempio. Oltre a questi resti si possono ammirare l’anfiteatro, il bagno romano, l’arena dove un tempo avvenivano i combattimenti e alcuni bagni termali. Yalvac è stata visitata anche da Santa Tecla, seguace di San Paolo. Nella città antica potete vedere anche il teatro dove Santa Tecla, pur avendo subito delle torture, non rinunciò mai alla sua fede. Una delle città cristiane che cominciò a formarsi grazie agli sforzi di San Paolo è proprio la città di Yalvac. Dopo San Paolo tanti altri santi hanno predicato in questa città, la presenza di sette chiese è una prova che Yalvac è stata una città di culto.
SAN PAOLO A KONYA
San Paolo e San Barnaba, dopo aver lasciato la città di Yalvac per arrivare nella città di Konya, non oltrepassarono le montagne Sultan, ma seguirono la rotta del commercio ad est, sulla via di Ladik ed Ilgin. A Konya riuscirono a convertire molti abitanti. Una di loro, influenzata dalle prediche di San Paolo, fu una delle missionarie del Cristianesimo, Santa Tecla, la prima donna martire.Davanti alle prediche il popolo si divise in due fazioni. Un gruppo appoggiò San Paolo e l’altro  invece adottò un comportamento ostile nei suoi confronti.San Paolo pur sapendo della presenza di persone avverse al Cristianesimo non perse mai la sua fede e il suo coraggio, rimase a Konya per un lungo periodo e continuò a lavorare per insegnare alla gente la via di Gesù Cristo. Quando però San Paolo e Barnaba vennero a sapere di un complotto nei loro confronti scapparono a Lystra e Derbe dove cominciarono a diffondere la fede cristiana.
Sille, che è uno tra i centri più importanti del periodo del Cristianesimo, si trova a 8 chilometri a nord-est dalla città di Konya. In questo luogo si trova il Monastero Ak Manastir (Monastero Bianco – Santa Chariton) composto da chiese, cappelle e celle scavate nelle rocce ed è considerato uno dei primi monasteri del mondo.
La chiesa di Sant’Elena : Elena, madre dell’Imperatore Bizantino Costantino, durante il suo pellegrinaggio a Konya dove visitò le chiese costruite all’interno delle rocce, decise di costruire questo santuario a Sille. È possibile osservare sui muri della chiesa, costruita con le pietre tagliate,gli affreschi di Gesù Cristo, della Madonna e degli apostoli.
SAN PAOLO A HATUNSARAY (LYSTRA) E DERBE
Scappati da Konya per salvarsi da un’aggressione arrivarono a Hatunsaray (Lystra); qui San Paolo con un miracolo fece camminare una persona paralitica dalla nascita. Davanti a questo miracolo il popolo di Lystra vide nelle figure di San Paolo e a San Barnaba degli dèi pagani e decise di accoglierli davanti alle porte della città con cerimonie e sacrifici animali.San Paolo e Barnaba, venuti a conoscenza di questo, si strapparono i vestiti e si mischiarono tra gli abitanti impedendo loro di fare sacrifici e dicendo: “noi siamo esseri umani come voi, noi vi abbiamo portato buone notizie e lasciate perdere tutte queste cose e convertitevi a Dio”. Ma la gente arrivata da fuori città, nemica dei cristiani, ingannò il popolo di Lystra e cominciò a tirare
sassi contro San Paolo. Pur riportando delle gravi ferite, San Paolo senza riposarsi si recò con Barnaba a Debre e qui ottenne la conversione di tanta gente. Questa fu l’ultima città che visitò durante il primo pellegrinaggio. Da qui cominciarono a tornare indietro e, sulla via del ritorno,passarono a trovare tutte quelle persone che avevano convertito per dar loro il coraggio di
combattere per proteggere la loro fede. Successivamente arrivarono ad Antiòchia attraversando la città di Perge ed Antalya. Derbe e Lystra sono le città che visitò San Paolo durante il suo secondo viaggio. A Lystra San Paolo è stato accompagnato da Timotheus, uno dei suoi più grandi sostenitori, con il quale continuò il suo pellegrinaggio. A Lystra, all’infuori di un tumulo, non esiste nessun altro resto che è arrivato fino ai nostri giorni, pochi sono i resti che possono essere utili a ricostruire i tempi in cui San Paolo visitò questa città. Il luogo più importante che conserva i resti antichi del I secolo d.C. si trova nel villaggio di Gokyurt, la antica città di Kilistra, che si trova a circa 12 chilometri da Lystra. Qui le cisterne, le torri scavate all’interno delle rocce, le chiese e le stanze da riposo fanno pensare ad una città della Cappadocia. Anche se si pensa che siano state costruite dai primi Cristiani, secondo i ricercatori queste opere sono datate più tardi, ovvero verso il VIII-X secolo d.C. Oggi il posto dove si trova la chiesa Sumbul viene chiamato zona Paolonu. Nella città antica oltre la parte interna anche la parte esterna è stata scolpita a forma di tetto. Tra queste opere possiamo elencare al primo posto Sandikkaya, la chiesa Sumbul, tra queste possiamo citare qualche cappella e le case costruite sulle rocce. A Derbe e nei suoi dintorni dove il Cristianesimo si è diffuso velocemente, grazie all’impegno di San Paolo nel diffondere gli insegnamenti di Gesù Cristo, sono state costruite centinaia di chiese tra i secoli IV e IX. Per questo motivo questa zona oggi viene chiamata “Mille e una chiesa”.
SAN PAOLO AD EFESO
San Paolo per la prima volta visitò questa città durante il suo secondo pellegrinaggio. Qui nelle sinagoghe parlò di diversi argomenti e di fronte all’ invito da parte degli Efesini di rimanere con loro per un lungo periodo, San Paolo rispose: “Se Dio vuole tornerò al più presto tra di voi”.Durante il suo terzo pellegrinaggio visitò un’altra volta la città di Efeso dove rimase per molto
tempo. Appena arrivò ad Efeso il primo compito fu quello di battezzare i Cristiani. Dopo di che si impegnò a portare gli insegnamenti di Gesù Cristo presso le sinagoghe; nel frattempo partecipò ai vari dibatti e non si arrese mai, nemmeno davanti le critiche. Durante i suoi lunghi discorsi cercò di diffondere l’idea secondo la quale tutti, di qualsiasi religione e di qualsiasi popolo, dovessero ascoltare la parola di Gesù Cristo. San Paolo predicava nelle piazze, nelle sinagoghe e nelle case. Nel frattempo fece un miracolo. I fazzoletti e i panni che toccavano il corpo di San Paolo venivano portati ai malati e alle persone che credevano che lo spirito maligno fosse entrato nel loro corpo,
per guarirli velocemente. Grazie a questi miracoli i nomi di Gesù Cristo e di San Paolo iniziarono ad essere usati con grande rispetto. La gente preoccupata dalla diffusione del Cristianesimo e dal non rispetto per il tempio di Artemide, protettrice di Efeso, trascinò San Paolo e i suoi seguaci al teatro della città dove scoppiarono disordini.Dopo questo episodio San Paolo si trasferì in Macedonia per poter convertire nuovi seguaci al Cristianesimo. Dalla Macedonia passò a Mileto e da lì mandò lettere agli Efesini, nelle quali
convocava gli anziani della comunità e raccontava loro le proprie ansie. A queste parole aggiunse che, pur essendo costernato, continuava a servire Dio, ma spiegò agli anziani che ormai era arrivata l’ora di tornare a Gerusalemme.
San Paolo tra il 55 e il 58 d.C. visse ad Efeso, da qui mandò lettere, secondo la Bibbia, agli Efesini e ai Galati comunicando loro i comandamenti di Dio.
Efeso è una tra le città più importanti del Cristianesimo. Una delle sette chiese, come è scritto nella Bibbia, si trova proprio ad Efeso, e il terzo consiglio universale è stato fatto qui nel 431 d.C. Uno dei quattro evangelisti, Yahya, che ha vissuto ad Efeso, diede il nome di San Giovanni ad una delle sette chiese, costruita proprio da San Giovanni. Secondo una credenza diffusa in Anatolia, una delle Grotte dei Dormienti si trova proprio ad Efeso. Una parte della Bibbia racconta le lettere scritte agli Efesini.
La Grotta di San Paolo : è una grotta su una roccia a nord delle pendici del monte Bulbul.All’ingresso si vedono delle figure che raccontano le storie di San Paolo e di Santa Tecla. Nella parte interna è presente la scritta “Dio mio aiuta il tuo servo Timoteo” e altre scritte che parlano di San Paolo.
La Chiesa della Madonna: è la prima chiesa costruita in nome della Madonna. L’importanza di questa chiesa dal punto di vista storico sta nel fatto che nell’anno 431 d.C. si è tenuta l’assemblea del consiglio dove sono state discusse e delineate le linee principali del Cristianesimo.
La Casa della Madonna : Maria, madre di Gesù Cristo, passò i suoi ultimi anni in una piccola casa costruita ad Efeso sulla montagna Bulbul, dove morì. Questa, oltre ad essere una casa di pellegrinaggio per il Cristianesimo, è considerata anche un posto sacro per l’Islam. La casa è stata benedetta dal Vaticano ed ogni anno, il 15 agosto, si festeggia l’assunzione di Maria Vergine e si celebrano delle messe. La casa della Madonna è stata visitata da Papa Paolo VI nel 1967, da Papa Giovanni Paolo II nel 1979 e da Papa Benedetto XVI nel 2006.
La Chiesa di San Giovanni : L’imperatore Domiziano provò più volte ad uccidere Yahya (Giovanni), uno degli scrittori della Bibbia, ma lui riuscì sempre a salvarsi per miracolo. Dopo essere stato mandato in esilio, è tornato un’altra volta ad Efeso ed è morto qui. Si crede che sia stato sepolto sulle pendici che si trovano sulle Cime di Ayasuluk. Nel II-III secolo è stato costruito un mausoleo in sua memoria, mentre nel IV secolo nello stesso posto è stata costruita una chiesa.Più tardi ad Istanbul fu costruita la chiesa di Santa Sofia, sulla quale successivamente vennero fatte una serie di modifiche da parte dell’imperatore Giustiniano e di sua moglie Teodora. Nonostante la costruzione di Santa Sofia, anche questa piccola chiesa costruita in Anatolia viene considerata uno dei monumenti più importanti del Cristianesimo. Si crede che la tomba di Yahya si trovi al suo interno.
SAN PAOLO A CANAKKALE – DARDANELLI
San Paolo, durante il suo secondo pellegrinaggio verso la Macedonia, passò per la prima volta a Canakkale, dove si fermò a lungo anche durante il suo terzo viaggio. A Canakkale andò via mare,incontrò i suoi seguaci e soggiornò per sette giorni predicando. In questa città compì un miracolo facendo risorgere un ragazzo che era morto cadendo da una finestra mentre stava ascoltando le prediche di San Paolo. Dopo aver lasciato Canakkale, mentre i suoi seguaci scelsero di viaggiare via mare, lui preferì proseguire a piedi ed arrivò a Behramkale (Assos). Una volta incontrati qui i suoi seguaci partirono insieme via mare e andarono alla città di Mileto.Una parte della via antica ricoperta di pietre e percorsa da San Paolo durante i suoi viaggi, si trova
ad Alessandria Troas uno dei porti più ricchi e importanti. Anche se sono passati tanti secoli,questa strada è giunta intatta fino ai nostri giorni. Vi consigliamo di camminare sulle orme di San Paolo lungo questa strada per far rivivere la sua memoria.
SAN PAOLO A DEMRE
L’importanza di Demre deriva dalla storia di San Nicola, assimilato ormai con la figura di Babbo Natale, protettore dei bambini e dei marinai. San Nicola, nato a Patara, fu ordinato sacerdote e più tardi venne associato a Babbo Natale, oggi conosciuto in tutto il mondo. Il sarcofago di San Nicola è decorato con disegni di squame di pesce e si trova all’interno della chiesa costruita in suo nome. Nell’anno 27’ d.C. San Nicola lascia per la prima volta alcuni doni davanti alle porte delle famiglie povere; da qui la tradizione dei regali che si ripete ogni anno, durante i festeggiamenti del Natale.I dipinti delle squame che si trovano sul sarcofago ci indicano che il santo era anche il protettore dei
marinai. La data di morte di San Nicola è probabilmente il 6 dicembre.
Per questo motivo ogni anno, nella stessa data, presso la chiesa dove si trova la sua tomba, si celebrano varie cerimonie in suo nome, con la partecipazione di bambini provenienti da tutto il mondo.
IN CAPPADOCIA
In Cappadocia si trovano centinaia di chiese scolpite nella roccia. Nel periodo bizantino, la Cappadocia era infatti un luogo abitato dai primi Cristiani. Il motivo dell’insediamento qui della prima comunità cristiana è collegato al secondo viaggio di San Paolo. Probabilmente, mentre si recava verso la regione della Galazia, attraversò la Cappadocia. Anche Pietro parla di questa terra nella sua prima lettera ai cristiani che vivevano qui.La Cappadocia, con le sue meraviglie naturali come i camini della fate, le sue chiese rupestri e i
suoi monasteri, è stata un luogo di rifugio per i primi cristiani oppressi. Questa terra ha accolto a braccia aperte chi voleva isolarsi nella sua atmosfera mistica.
LITORALE TURCO NELLA ROTTA DI SAN PAOLO
San Paolo realizzò la maggior parte dei suoi viaggi via mare e visitò tanti luoghi del litorale occidentale e meridionale della Turchia. Durante ogni viaggi, si trovò diverse volte sulle coste dell’Anatolia. Se si vogliono ritrovare le tracce di San Paolo nelle coste anatoliche, come le case delle antiche città, si può fare una scelta tra le città più attraenti di quelle sopravvissute fino ad
oggi. Tra le città visitate da San paolo durante i suoi viaggi per mare in Anatolia :
Seleucia Peria (Samandağ Antakya)
Antalya
Mersin
Troia (Çanakkale)
Efeso (Izmir)
Milet (Aydin)
Patara (Gelemiş – Antalya)
Demre (Antalya)
Knidos (Datça-Muğla)
LO SAPEVATE CHE …. ?
· Noè è riconosciuto come uno dei salvatori dell’umanità poiché con la sua arca rimase sulla cima del Monte Ağri (Ararat), fino a che l’acqua del diluvio si ritirò e potè raggiungere con la sua prole la pianura di Iğdir, ad est della Turchia. Da questo luogo l’umanità si è riprodotta verso tutto il mondo.
· La grotta dove si crede sia nato e vissuto Abramo si trova nel sud-est della Turchia, nella città di Sanliurfa. Abramo è considerato l’antenato delle tre grandi religioni del mondo e di Mosè e di Gesù, suoi discendenti.
· Nella seconda parte della Bibbia si parla delle prime Sette Chiese del Cristianesimo, che si trovano tutte in Turchia. Gesù chiese a San Giovanni di diffondere i suoi messaggi cristiani in quelle sette chiese. Rispetto alla loro importanza, così come descritto nel sacro libro, tali chiese si trovano a : Selçuk (Efeso), Izmir (Smirne), Bergama (Pergamo), Akhisar (Thyateira), Salihli (Sardi), Alaşehir (Philadelphia) e Goncali (Laodicea).
· Quella che si crede sia la più antica chiesa del mondo, nella quale si pronunciò la Parola di Cristo, si trova ad Antakya.
· Per centinaia di secoli Santa Sofia di Istanbul è stata il più grande santuario del Cristianesimo del mondo.
· Nel VII secolo d.C. cinque città vennero riconosciute come centri del patriarcato. Due di queste si trovano in Turchia : Istanbul e Antakya.

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