TOUR D TOUR DEL PATRIMONIO MONDIALE DELL'UMANITÀ IN TURCHIA
Tour D ISTANBUL/CAPPADOCIA/COSTA EGEA/PERGAMO/TROYA 9 GIORNI, 8 NOTTI
1° giorno: Italia/Istanbul
Arrivo all’aeroporto di Istanbul e trasferimento in hotel. Cena libera e pernottamento.
2° giorno: Istanbul
Prima colazione in hotel. Intera giornata di visita guidata della citta’ a piedi: il Museo di Santa Sofia, la la Moschea Blu (Per colpa del restauro la cupola e l’altare della Moschea Blu non si potranno vedere), l’Ippodromo Bizantino, il Gran Bazar, il Palazzo di Topkapi (La sezione Tesoro e dell’abito dei Sultani sono chiuse a causa del restauro), le tombe dei Sultani. Pranzo libero.
Rientro in albergo. Cena libera e pernottamento in hotel.
3° giorno: Istanbul/Ankara/Cappadocia ca 300 km
Trasferimento all’aeroporto di Istanbul e partenza per Ankara con volo TK 2108 delle ore 08:00. Arrivo all’aeroporto di Ankara verso le ore 09:20 e trasferimento dall’aeroporto in centro citta’ per abbinare al tour organizzato. In mattinata visita del Museo Ittita e del Mausoleo di Ataturk. Pranzo al ristorante. Dopo il pranzo partenza per la Cappadocia. Arrivo in serata, cena e pernottamento in hotel.
4° giorno: Cappadocia ca 100 km
Prima colazione in hotel. Intera giornata visita delle valli e dei villaggi della Cappadocia; la Città Sotterranea di Ozkonak, la Cittadella di Uchisar, la valle pietrificata di Goreme con le sue chiese decorate con affreschi e la valle di Pasabag (i cammini delle fate). Pranzo al ristorante. Cena e pernottamento in hotel.
5° giorno: Cappadocia/Konya/Pamukkale ca 650 km
Prima colazione in hotel e partenza per Pamukkale via Konya. Lungo il percorso sosta per la visita
del Caravanserraglio di Sultanhani. Arrivo a Konya e visita del monastero e del mausoleo di Mevlana
(dei Dervisci Danzanti). Pranzo al ristorante. Nel pomeriggio proseguimento per Pamukkale.
Cena e pernottamento in hotel a Pamukkale.
6° giorno: Pamukkale/Efeso/Kusadasi ca 230 km
Dopo la prima colazione visita dell’antica città’ di Hierapolis (Necropoli e le Terme) e delle famose vasche calcaree. Partenza per la visita della casa della Madonna.Pranzo al ristorante.Continuazione per la visita delle rovine di Efeso: il Tempio di Adriano, la biblioteca di Celso, la via di Marmo, il Grande Teatro. Cena e pernottamento in albergo a Kusadasi.
7° giorno: Kusadasi/Pergamo/Troya/Canakkale ca 400 km
Prima colazione in albergo. Di buon mattino partenza per Pergamo. Arrivo a Pergamo e pranzo al ristorante. Dopo pranzo visita le rovine di Asklepion e partenza per Troya (La città leggendaria nel Iliade di Omero). Arrivo e visita le rovine di Troya. Proseguimento per Canakkale.
Cena e pernottamento in albergo a Canakkale.
8° giorno: Canakkale/Dardanelli/Istanbul ca 350 km
Prima colazione in albergo. Di buon mattino partenza per Istanbul attraversando lo stretto dei Dardanelli. Arrivo ad Istanbul verso le ore 12:30-13:30. Sistemazione nelle camere riservate. Pranzo libero. Cena libera. Pernottamento in albergo.
9°giorno: Prima colazione in albergo. Tempo libero fino la partenza. Trasferimento all’aeroporto di Istanbul e partenza per la destinazione.
Gli altri voli per la tratta interna Istanbul/Ankara potrebbero essere come segue:
IST-ANKARA TK 2122 ( 07:00 / 08:10 )
SAW-ANKARA TK 7240 ( 07:00 / 08:10 )
SAW-ANKARA TK 7242 ( 08:05 / 09:10 )
SAW-ANKARA PC 2662 ( 07:15 / 08:25 )
I clienti che arriveranno presto, aspetteranno insieme con la guida del tour l’arrivo degli altri partecipanti in arrivo sul volo Ist/Ank TK 2108 delle ore 08:00-09:20
Note:
– GUIDA LOCALE PARLANTE ITALIANO A PARTIRE DA 8 PARTECIPANTI E BILINGUE ITALIANO/INGLESE O ITALIANO/SPAGNOLO A PARTIRE DA 2 PARTECIPANTI. SI COMUNICA CHE NELLO STESSO VEICOLO CI POSSONO ESSERE PASSEGGIERI DI DIVERSE NAZIONALITA’ CON LE LORO PROPRIE GUIDE(ES: TURISTI SPAGNOLI, GUIDA PARLANTE SPAGNOLO ECC)
– I NOMI DEGLI HOTELS CONFERMATI POTRANNO ESSERE DEFINITI SOLO 10 GIORNI PRIMA DELL’ARRIVO DEI CLIENTI.
I nomi degli alberghi 4 stelle previsti sono:
Istanbul : Golden Age Taksim o Ramada Grand Bazaar o similare
Cappadocia : Perissia o similare
Pamukkale : Hierapark Deluxe o similare
Kusadasi : Neopol Hotel Deluxe o similare
Canakkale : MD Barbaros Hotel o similare
Nota bene:
Quote ingressi stabilite a 15/03/2020 dal Ministero del Turismo Turco per il periodo dal 16/03/2020 fino a non data terminata. A volte i prezzi degli ingressi subiscono variazioni anche nel corso dell’anno; in tal caso ne verrete informati per la differenza del prezzo a suo tempo.
L’Harem, nel Palazzo Topkapi, non e`inserito nelle visite dei tours in quanto non sempre questa visita e possibile a causa dell’affollamento. Chi fosse interessato dovra mettersi in coda, fare il biglietto ed entrare appena possibile.
I GIORNI DI CHIUSURA DEI MUSEI E MONUMENTI IMPORTANTI AD ISTANBUL NELL’ANNO 2020 SONO COME SEGUE:
LUNEDI CHIUSO: MUSEO DI SANTA SOFIA E LE TOMBE DEI SULTANI
DOMENICA CHIUSO: GRAN BAZAR.
QUINDI C’E’ LA POSSIBILITA’ CHE ALCUNE VISITE DEL PROGRAMMA POTREBBERO ESSERE SALTATE PER PROSEGUIMENTO DELL’ALTRE METE DEL PROGRAMMA.
GRAN BAZAR e MERCATO DELLE SPEZIE SARANNO CHIUSI ANCHE DURANTE TUTTA LA PERMENANZA DELLE FESTE RELIGIOSI; FESTA DI RAMADAN(24-26 MAGGIO 2020) o FESTA DEL SACRIFICIO AGNELLO(31 LUGLIO-03 AGOSTO 2020) DURANTE LA FESTA NAZIONALE 15/07/2020 E DURANTE LA FESTA DELLA REPUBBLICA 29/10/2020.
1*GIORNO DELLE FESTE RELIGIOSE:
TUTTI MUSEI SARANNO CHIUSI DURANTE IL PRIMO GIORNO DELLE FESTE RELIGIOSI DALLE ORE 09:00 FINO ALLE ORE 13:00. QUESTI GIORNI SAREBBERO; FESTA DI RAMADAN(24/05/2020) o FESTA DEL SACRIFICIO AGNELLO(31/07/2020).
QUINDI C’E’ LA POSSIBILITA’ CHE ALCUNE VISITE DEL PROGRAMMA POTREBBERO ESSERE SALTATE PER PROSEGUIMENTO DELL’ALTRE METE DEL PROGRAMMA.
A causa dei restauri parziali;
Ad Istanbul
nel Museo del Palazzo Topkapi; le sale del Tesoro e delle vesti dei Sultani saranno chiuse per 2020. Invece tutte le altre sezioni del Palazzo sono aperte per le visite.
nella Moschea Blu; la cupola e l’altare della moschea saranno chiuse per 2020. Invece tutte le altre parte sono aperte per le visite.
nella Chiesa di S.Salvatore in Chora(Museo di Kariye); la cappella interna (il nartece) in alcune parti saranno chiuse per l’anno 2020. Invece tutte le altre sezioni della Chiesa sono aperte per le visite.
PROCEDURE DI ANNULLAMENTO E PENALI
Nessuna penale sara’ applicata nel caso di ricezione della richiesta 30 giorni prima dell’arrivo.
Il 30% sara’ raccolto per le cancellazioni comunicate in meno di 30 giorni .
Il 50% sara’ raccolto per le cancellazioni comunicate in meno di 15 giorni.
Il 75% sara’ raccolte per le cancellazioni comunicate in meno di 7 giorni.
Non é fattibile nessun rimborso per le cancellazioni comunicate in meno di 6 giorni dalla data di arrivo.
RECLAMI E RETTIFICHE
I passeggeri devono immediatamente contattare con la Fiorino Tour o con la guida del circuito per problemi creati nel modo tale che possa intervenire per la soluzione del problema.Se i passeggieri non informano i nostri uffici o della guida del tour in tempo, Fiorino Tour non puo’ essere responsabile delle denunce inoltrate in ritardo. Le eventuali richieste per rimborsi devono essere fatte al piu’ tardi in 7 giorni dopo il termine dei nostri servizi. I reclami devono essere accompagnati da tutti i dettagli e documentazioni ( ricevute, voucher,documenti degli alberghi,ecc..). Fiorino Tour risponde ai reclami, rimborsi, cambiamenti dopo la ricezione. Il tempo di risposta é 14-21 giorni lavorativi.
Efeso
Da Artemide alla Vergine Maria. La città antica di Efeso, centro di civiltà, negli anni 100-200 d.C. era la città più popolata dell’Anatolia con i suoi 200.000 abitanti. Venne visitata da Cleopatra, regina d’Egitto, accompagnata da Marco Antonio, generale romano. Qui è passato San Paolo nel suo impegno di diffondere il Cristianesimo, qui la Madonna e San Giovanni trascorsero il loro ultimo periodo di vita. Oggigiorno la città rappresenta il più importante patrimonio culturale della Turchia ed è visitata in media da 1,5 milioni di visitatori all’anno. La storia dell’insediamento più antico di questo imponente sito archeologico, legato a Selçuk, distretto di Izmir, che ha avuto un importante ruolo nel campo della scienza e della cultura, risale al 6.000 a.C.
Secondo la leggenda venne fondata da Androklos, figlio del re Kadros. La sua fondazione è ancora più antica in quanto viene ricordata nei testi Ittiti, come Apasa, capitale di Arzawa. Gli emigranti giunti dalle isole del Mar Egeo, dal 1.000 a.C. in poi vollero trasformarla in una loro colonia. Il tempio più grande del culto di Artemide, legato al rito di Cibele, la dea madre più antica
dell’Anatolia, si trova ad Efeso. Tale tempio era considerato, nel Periodo Classico, una delle Sette Meraviglie del mondo. La città portuale di Efeso, che ha iniziato la sua vita grazie a coloro che arrivarono via mare nel 1050 a.C. si spostò nel 560 a.C. intorno al Tempio di Artemide. L’antica città di Efeso, visitata oggi, è stata fondata da Lisimaco, uno dei generali di Alessandro Magno, negli anni 300 a.C. La città, che ha vissuto in questa epoca e in quella romana il suo periodo aureo, divenne invivibile a causa delle alluvioni che col tempo colmarono il suo attivo porto, per cui il centro si trasferì intorno alla Basilica di San Giovanni, fatta costruire dall’Imperatore Bizantino Giustiniano (527-565) sul Colle di Ayasuluk. Ayasuluk, conquistata dai Turchi nel 1330 e divenuta la capitale della dinastia degli Aydınoğullari, dal XVI secolo in poi andò ridimensionandosi e dopo il 1923 prese il nome di Selçuk. Nell’antica città di Efeso, i cui scavi iniziarono nel 1895 ad opera del Museo di Efeso e dell’Istituto Archeologico Austriaco, oggi migliaia di turisti camminano nel Viale del Porto, assistono nel suo Teatro Grande alle rappresentazioni artistiche più spettacolari dell’anno, rimangono strabiliati di fronte all’imponenza della Biblioteca di Celso, sono testimoni del pellegrinaggio dei Cristiani alla Casa della Madonna e osservano con ammirazione nel Museo Archeologico di Selçuk le migliaia di reperti appartenenti ai periodi Miceneo, Arcaico, Classico, Ellenistico, Romano, Bizantino, Selgiuchide ed Ottomano. La credenza che la Madonna e San Giovanni abbiano vissuto ad Efeso, ha portato la città a divenire un centro religioso sacro.
La Casa di Maria. Sul Monte Bülbül si trova la casa della Vergine Maria, considerata la madre sacra dei Cristiani. Gesù, prima di dare l’ultimo respiro sulla croce, l’affidò al suo apostolo Giovanni. In seguito si dice che San Giovanni, considerando pericoloso per la Madonna di rimanere a Gerusalemme, si trasferisse con Lei ad Efeso e la nascondesse in una capanna che aveva costruito in un angolo ricoperto di alberi fitti alle pendici del Monte Bülbül e che la Madonna sia morta qui.
Il Tempio di Adriano. Uno degli edifici più belli della Via dei Cureti è il Tempio di Adriano. Di questo tempio oggi sono rimasti solo il Pronao, il Timpano e la Cella Sacra. La scena mitologica più interessante nei fregi del tempio è quella che rappresenta l’uccisione del cinghiale da parte del Re Androclo, fondatore di Efeso. Il tempio costruito da Quintilio venne dedicato all’Imperatore Adriano (117-138).
Il Teatro Grande. Questo grande teatro, che è uno dei più bei monumenti archeologici di Efeso, la cui prima costruzione con una capacità di 24.000 persone risale al periodo ellenistico, si sa che venne ricostruito al tempo dell’Imperatore romano Claudio e concluso nel periodo dell’Imperatore Traiano (98-117). Nel periodo romano fu scenario delle lotte fra gladiatori, San Paolo volle predicare qui per evangelizzare le genti, ma fu osteggiato dai proseliti della dea Artemide. Oggi, tra le costruzioni salvaguardate di Efeso è quella più imponente.
La Via di Marmo. Parte dalla Biblioteca di Celso e procede in direzione nord verso il Teatro Grande. La via, lastricata di marmo, lunga 400 m venne rifatta nel V secolo. Era una lunga strada sacra che giungeva al Tempio di Artemide e aveva nella parte sottostante un sistema di canalizzazione molto evoluto per la sua epoca.
La Biblioteca di Celso. La biblioteca, che si trova presso l’Agora commerciale, venne costruita dal console della provincia romana d’Asia Giulio Aquila in nome di suo padre Celso. Tale biblioteca, nel periodo Classico, era considerata la terza per grandezza nel mondo dopo quelle di Alessandria d’Egitto e di Pergamo in Anatolia. Dalla porta del muro posteriore si passa alla Tomba di Celso. La statua di Celso, che si trovava qui, oggi è esposta al Museo Archeologico di Istanbul. Le decorazioni della facciata, che sono considerate il più bell’esempio dell’Architettura Romana, riflettono tutte le sue caratteristiche. Le quattro statue di donne, situate fra le colonne della facciata, rappresentano le virtù personali di Celso, ossia Saggezza (Sofia), Bravura Morale (Arete), Capacità di Giudizio (Ennoia), ed Esperienza (Episteme).
Kuşadası-Pergamon, Çanakkale-Troya
Avviciniamoci alla storia di Kuşadası
Kuşadası, dominata dai Lelegi nel 3000 a.C., dagli Eoli nel XI sec a.C. e dagli Ioni nel IX sec a.C. si trovava nella regione della Ionia. Gli Ioni, commercianti e marinai, arricchitisi in breve tempo con il commercio oltremare, divennero una potenza politica e fondarono 12 città che nella storia presero il nome di Colonie Ioniche. Kuşadası, uno dei porti principali dell’Anatolia sul Mediterraneo, in epoche antiche venne denominata Neapolis. Il dominio sulla città, prima dei Lidi (700 a.C.) e poi dei Persiani (546 a.C.) durò fino alla conquista di tutta l’Anatolia nel 334 a.C. da parte di Alessandro Magno. Passata poi sotto il dominio di Roma nel II secolo a.C. divenne un centro religioso quando, nei primi anni del Cristianesimo, la Vergine Maria e San Giovanni si stabilirono ad Efeso. Nel periodo Bizantino prese il nome di Ania, nel Medio Evo divenne un covo di corsari e nel XV secolo al tempo dei Veneziani e dei Genovesi venne denominata Scala Nova.
La dominazione Turca iniziò con l’annessione della regione allo Stato Selgiuchide sotto Kılıç Arslan II e in quel periodo la regione divenne la porta delle vie carovaniere aperta all’Egeo. La città, nel Periodo delle Signorie, nel 1413 venne annessa alla dominazione Ottomana e da allora, rimasta in mano turca, venne corredata di nuove opere d’arte.
I moli della Valle del fiume Menderes (Meandro) erano Ayasuluğ (Efeso-Selçuk) e Balat (Mileto). Ma quando nel tempo il mare si ritirò verso l’interno, sorse la necessità di un nuovo molo che venne costruito al punto dove si trova Kuşadası. Dato che il commercio era soprattutto in mano ai Veneziani ed ai Genovesi, al nuovo molo venne dato il nome italiano di Scala Nova e divenne una specie di colonia di commercianti, tra consolati, magazzini e commercianti. Mentre i turchi preferiromo stabilirsi ad Andızkule, 5 km all’interno di Kuşadası.
Kuşadası cominciò ad assumere la sua conformazione attuale all’inizio del XVII secolo, grazie al Vizir Ottomano Öküz Mehmet Paşa che contribuì allo sviluppo della città, cingendola di mura, costruendo un külliye (complesso di edifici quali scuola coranica, ospedale, biblioteca, fontana pubblica realizzati intorno alla moschea), una rete idrica con cui approvvigionò la città d’acqua.
Güvercinada, che era un’importante base militare, nel 1834 venne sottoposta ad una grande opera di ricostruzione da parte dei Veneziani e degli ottomani e venne realizzata la famosa fortezza. Il nome in uso “Kuşadası” (isola degli uccelli) deriva proprio dalla fortezza.
Kuşadası, subordinata ad Izmir fino al 1954, divenne poi distretto di Aydın a cui seguì un periodo di grande evoluzione. Negli anni ‘60, quando ci si rese conto che la località possedeva un grande potenziale turistico, vennero realizzati innumerevoli stabilimenti di relax come alberghi, motel, campeggi, villaggi vacanza e ville al mare. Inoltre venne costruito un porto per gli yacht e vennero ampliati gli impianti del porto stesso.
Oggi, Kuşadası è una meta irrinunciabile nel ventaglio turistico, dove ricrearsi lo spirito con svariate alternative.
Bergama (Pergamon)
Pergamon, esempio grandioso della Medicina, del Sapere e della Religione, è il nome di un’antica città che si trova nella cittadina di Bergama, 100 Km a nord di Izmir. Essa divenne nelle epoche antiche uno dei centri più importanti della Misia. La città, antica capitale del reame di Pergamo negli anni 282-133 a.C., prese il suo nome dall’eroe leggendario Pergamos che, dopo aver ucciso
Grynos, re della Teuthrania, si impossessò della città e le diede il suo nome. Secondo un’altra leggenda Grynos, re della Teuthrania, durante una guerra chiese aiuto a Pergamos, ottenuta la vittoria fece costruire due città, la prima Pergamo in onore del suo alleato, mentre l’altra Grineion. Nei documenti scritti si accenna a Bergama per la prima volta nel IV secolo a.C.. Nel periodo in cui fu capitale vennero costruiti palazzi, templi e teatri e fu circondata da mura e torri. Dopo l’alleanza con Roma, rimase una delle tante città dell’Anatolia Occidentale. La città di Bergama, che divenne un reame indipendente nel 283 a.C., per 150 anni è stata un centro di storia, cultura e commercio. Dato che Alessandro Magno nascose il suo famoso tesoro nella fortezza di Pergamon, la città divenne punto focale dell’attenzione di svariati reami e civiltà, come meta di conquista. I resti della vecchia città furono trovati nel 1870 dall’ingegnere tedesco Carl Humann che stava impiantando la ferrovia nell’Anatolia Occidentale. Dopo breve tempo nel 1878 iniziarono a
Pergamon le prime ricerche e scavi. Gli scavi e i restauri continuano ancora oggi. Nel sud-ovest di Pergamo, si trovano l’Asklepion, uno dei più importanti centri di cura dell’epoca antica, l’Acropoli primo luogo di insediamento, situato su una collina di 300 m e il Tempio di Serapide (Corte Rossa), che rappresentano il Patrimonio culturale della zona. Il famoso altare di
Giove dell’Acropoli è stato trasferito in Germania nel 1897 e tuttora è esposto nel Pergamon Museum di Berlino. Bergama è una cittadina famosa per le terme di bellezza, per l’altopiano di Kozak, per le spiagge, per il collegamento marittimo con Ayvalık, per i tessuti e per i tappeti. Nell’Era Primaria fu capitale di un reame che portava il suo stesso nome, nel Medio Evo fu un
importante centro strategico, sede della dinastia dei Karesioğulları ed infine una delle città importanti dell’Impero Ottomano.
Asklepion (Tempio di Esculapio). Secondo la leggenda Koronis (Coronide), figlia del re di Tessaglia, mentre era incinta di Apollo amò un altro uomo. Quando Apollo lo venne a sapere castigò Koronis bruciandola viva salvando solo il feto di Asclepios che le era in grembo e affidandolo a Kherion (Chirone), l’Uomo Cavallo, affinchè lo allevasse. Kherion lo crebbe facendo
uso di acque salubri e piante officinali ed insegnandogli l’arte della medicina. Asclepios che riportava in vita i morti venne castigato per questo da Giove che lo uccise scagliandogli contro i fulmini. Apollo prese il figlio in cielo e lo sistemò nello zodiaco. Il serpente che oggigiorno viene usato come simbolo della salute e della medicina è uno dei simboli dell’Asclepion. Asclepios viene
rappresentato con la barba, coi sandali ai piedi e con in mano uno scettro avvinto da un serpente. L’Asclepion di Bergama, considerato il più noto centro di cure mediche, fra quelli costruiti là dove c’erano i templi dedicati ad Asclepios, dio della medicina, ammalia i visitatori con i suoi edifici storici. Nelle fonti storiche, il centro di cure, costruito nel IV secolo a.C. da Arkias figlio di Aristohminos di Bergama, viene definito “luogo dove è proibita la morte, dove i testamenti non vengono aperti”. Nel centro, a cui si accede da un viale fiancheggiato da colonne, vennero realizzate le prime applicazioni di sistemi curativi, tuttora validi, come la cura dell’acqua e del fango, lo sport, il teatro e la fisioterapia. Subito a sinistra, nella parte del Tempio realizzata con
donazioni intorno al 150a.C., nella cura dei malati si fece uso del suono dell’acqua e della parola. Si dice che il primo Tempio, che costituì l’Asklepion di Bergama, fosse stato costruito, nella zona di Ayvazali, nell’area rocciosa accanto alla fonte sacra. Si sa che durante il periodo del Reame di Bergama (280-133 a.C.) l’Asklepion ebbe grande prosperità e la città venne adornata con edifici marmorei. Il centro storico, che nei periodi seguenti visse diverse guerre e conseguenti distruzioni, venne edificato e ampliato insieme a Bergama, negli anni 183-173 a.C. In questo periodo venne innalzato sulle rocce il Tempio di marmo in Stile Ionico e furono costruite le sale di terapia, le fontane e la piscina di pietra per l’acqua sacra. Tuttavia nel 156 a.C. il re della Bitinia saccheggiò l’Askepion, portando con sé nel suo paese tutte le opere d’arte e le statue preziose, compresa quella di Asklepios. Secondo le fonti, nel periodo del re di Bergama Attalo III, l’Asklepion venne denominato “reale luogo sacro”. Posta la statua del re accanto a quella della divinità, si cominciarono a sacrificare gli animali in loro nome. Nella seconda metà del I secolo a.C.,
l’Asklepion riacquistò la sua fama, e vennero edificati il corridoio, la piscina e i settori per le terapie. L’oratore Aristide, che rappresenta la più importante fonte storica, che venne a Bergama nel II secolo, riguardo all’Asklepion disse “O Asklepios debbo tutta la mia salute a Te, ti sono legato da un amore segreto”. Purtroppo col grande terremoto del III secolo gli edifici vennero distrutti. L’Aslkepion con la diffusione del Cristianesimo venne usato come chiesa.
Troya
La città della mitologia
L’antica città di Troia, nota per la guerra descritta da Omero nel suo poema epico Iliade, è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1998. Con i suoi quattromila anni di storia, è uno dei siti archeologici più famosi del mondo. Si trova alle pendici del mitologico Monte Ida, all’interno della provincia di Canakkale. Troia è stata menzionata la prima volta da Omero nel suo poema epico Iliade, come luogo della guerra di Troia. Secondo la leggenda, la dea del mare Teti ed il titano Atlante avevano una figlia di nome Elettra. Elettra sarebbe diventata la moglie di Zeus e avrebbe dato la luce a Dardano. Dardano avrebbe fondato la città di Dardania. Il figlio di Dardano, Troo, morì nelle terre di Turas e il nipote di Darnano, Ilo, fondò la città di Troia. Nei pressi del Monte Ida si svolse il famigerato concorso di bellezza che diede origine alla guerra di Troia. Le tre bellezze del concorso erano Era, Atena e Afrodite e il giudice era Paride. Paride scelse Afrodite, perché Afrodite gli aveva promesso l’amore di Elena di Sparta, moglie del re Menelao. Paride rapì Elena e la portò a Troia, provocando così la guerra. Troia è nota per avere nove strati archeologici, e, attualmente, le fondamenta delle case, i teatri, un sistema di depurazione dalla tecnologia piuttosto avanzata, i bagni pubblici e i vari oggetti che sono stati trovati datano questi diversi strati. Secondo gli scavi realizzati a Troia, la città fu fondata e devastata più volte nel corso della sua storia. Di conseguenza, gli strati degli insediamenti, numerati da 1 a 9, possono essere visti contemporaneamente. I Troiani sostituirono la dinastia degli Achemenidi nella satrapia di Sardi e governarono l’Anatolia per 505 anni fino all’avvento del regno del re di Lidia Candaule (735-718 a.C.). Gli scavi dell’archeologo Schliemann, iniziati nel 1871, hanno portato alla luce 9 resti delle città antiche e 42 abitazioni. Anche il Tesoro del re Priamo è stato trovato durante queste operazioni. Il sito archeologico della città di Troia è in attesa di tutti coloro che amano rintracciare la storia di antiche culture.