TOUR “A” ISTANBUL/ANKARA e CAPPADOCIA 5 GIORNI, 4 NOTTI
TOUR “A” ISTANBUL/ANKARA e CAPPADOCIA 5 GIORNI, 4 NOTTI
1° giorno: Italia/Istanbul
Arrivo all’aeroporto di Istanbul e trasferimento in hotel. Cena libera e pernottamento.
2° giorno: Istanbul
Prima colazione in hotel. Intera giornata di visita guidata della citta’ a piedi: il Museo di Santa Sofia(Chiuso i Lunedi, sara’ sostituito con la visita della Cisterna Sotterranea), la Moschea Blu (per colpa del restauro la cupola e l’altare della Moschea Blu non si potranno vedere), l’Ippodromo Bizantino, il Gran Bazar, il Palazzo di Topkapi (La sezione Tesoro e dell’abito dei Sultani sono chiuse a causa del restauro), le tombe dei Sultani (Chiuso i Lunedi, sara’ sostituito con la visita della Moschea di Piccola Santa Sofia). Pranzo libero. Rientro in albergo. Cena libera e pernottamento in hotel.
3° giorno: Istanbul/Ankara/Cappadocia ca 300 km
Trasferimento all’aeroporto di Istanbul e partenza per Ankara con volo TK 2108 delle ore 08:00. Arrivo all’aeroporto di Ankara verso le ore 09:20 e trasferimento dall’aeroporto in centro citta’ per abbinare al tour organizzato. In mattinata visita del Museo Ittita e del Mausoleo di Ataturk. Pranzo al ristorante. Dopo il pranzo partenza per la Cappadocia. Arrivo in serata, cena e pernottamento in hotel.
4° giorno: Cappadocia ca 100 km
Prima colazione in hotel. Intera giornata visita delle valli e dei villaggi della Cappadocia; la città sotterranea di Ozkonak, la Cittadella di Uchisar, la valle pietrificata di Goreme con le sue chiese decorate con affreschi e la valle di Pasabag (i cammini delle fate). Pranzo al ristorante. Cena e pernottamento in hotel.
5° giorno: Cappadocia/Kayseri/Italia ca 100 km.
Prima colazione in albergo. Trasferimento all’aeroporto di Kayseri e partenza per Istanbul & Italia con il volo TK 2011 (09:10 – 10:50). Fine dei servizi.
Gli altri voli per la tratta interna Istanbul/Ankara potrebbero essere come segue:
IST-ANKARA TK 2122 ( 07:00 / 08:20 )
SAW-ANKARA TK 7240 ( 07:00 / 08:05 )
SAW-ANKARA TK 7242 ( 08:05 / 09:10 )
SAW-ANKARA PC 2662 ( 07:15 / 08:20 )
I clienti che arriveranno presto, aspetteranno insieme con la guida del tour l’arrivo degli altri partecipanti in arrivo sul volo Ist/Ank TK 2108 delle ore 08:00-09:20
Note:
– GUIDA LOCALE PARLANTE ITALIANO A PARTIRE DA 8 PARTECIPANTI E BILINGUE ITALIANO/INGLESE O ITALIANO/SPAGNOLO A PARTIRE DA 2 PARTECIPANTI. SI COMUNICA CHE NELLO STESSO VEICOLO CI POSSONO ESSERE PASSEGGIERI DI DIVERSE NAZIONALITA’ CON LE LORO PROPRIE GUIDE(ES: TURISTI SPAGNOLI, GUIDA PARLANTE SPAGNOLO ECC)
– I NOMI DEGLI HOTELS CONFERMATI POTRANNO ESSERE DEFINITI SOLO 10 GIORNI PRIMA DELL’ARRIVO DEI CLIENTI.
I nomi degli alberghi 4 stelle previsti sono:
Istanbul : Golden Age Taksim o Ramada Grand Bazaar o similare
Cappadocia : Perissia o similare
Nota bene:
Quote ingressi stabilite a 14/03/2020 dal Ministero del Turismo Turco per il periodo dal 15/03/2020 fino a non data terminata. A volte i prezzi degli ingressi subiscono variazioni anche nel corso dell’anno; in tal caso ne verrete informati per la differenza del prezzo a suo tempo.
L’Harem, nel Palazzo Topkapi, non e`inserito nelle visite dei tours in quanto non sempre questa visita e possibile a causa dell’affollamento. Chi fosse interessato dovra mettersi in coda, fare il biglietto ed entrare appena possibile.
I giorni di chiusura dei musei e monumenti importanti per 2021 sono:
Martedi: e’ chiuso il Palazzo di Topkapi (sara’ chiuso anche nei giorni 1 Gennaio e 1 Maggio 2021.)
Venerdi: sono chiuse Santa Sofia e Moschea Blu dalle ore 08:30 fino al termine della preghiera del mezzo giorno cioe’ fino alle ore 15:00
Durante le Feste:
il Gran Bazar ed il Mercato delle spezie saranno chiusi durante tutto il periodo delle feste seguenti;
Festa di Ramadan(13-16 Maggio 2021)
Festa del Sacrificio dell’agnello(20-23 Luglio 2021)
Festa della Democrazia( 15 Luglio 2021)
Festa della Repubblica(29 Ottobre 2021)
Il primo giorno delle feste religiose tutti i musei saranno chiusi dalle ore 09:00 fino alle ore 13:00 nei seguenti giorni:
Festa di Ramadan (13 Maggio 2021)
Festa del Sacrificio dell’agnello(20 Luglio 2021)
Invece il Palazzo Topkapi sara’ chiuso tutta la giornata per le entrambe date per 13 Maggio e 20 Luglio.
Quindi c’e’ la possibilita’ che alcune visite del programma potrebbero essere cancellate per proseguire le altre mete del programma.
A causa dei restauri parziali;
Ad Istanbul :
nel Museo del Palazzo Topkapi; le sale del Tesoro e delle vesti dei Sultani saranno chiuse per 2020. Invece tutte le altre sezioni del Palazzo sono aperte per le visite.
nella Moschea Blu; la cupola e l’altare della moschea saranno chiuse per 2020. Invece tutte le altre parte sono aperte per le visite.
nella Chiesa di S.Salvatore in Chora(Museo di Kariye); la cappella interna (il nartece) in alcune parti saranno chiuse per l’anno 2020. Invece tutte le altre sezioni della Chiesa sono aperte per le visite.
PROCEDURE DI ANNULLAMENTO E PENALI
Nessuna penale sara’ applicata nel caso di ricezione della richiesta 30 giorni prima dell’arrivo.
Il 30% sara’ raccolto per le cancellazioni comunicate in meno di 30 giorni .
Il 50% sara’ raccolto per le cancellazioni comunicate in meno di 15 giorni.
Il 75% sara’ raccolte per le cancellazioni comunicate in meno di 7 giorni.
Non é fattibile nessun rimborso per le cancellazioni comunicate in meno di 6 giorni dalla data di arrivo.
RECLAMI E RETTIFICHE
I passeggeri devono immediatamente contattare con la Fiorino Tour o con la guida del circuito per problemi creati nel modo tale che possa intervenire per la soluzione del problema.Se i passeggieri non informano i nostri uffici o della guida del tour in tempo, Fiorino Tour non puo’ essere responsabile delle denunce inoltrate in ritardo. Le eventuali richieste per rimborsi devono essere fatte al piu’ tardi in 7 giorni dopo il termine dei nostri servizi. I reclami devono essere accompagnati da tutti i dettagli e documentazioni ( ricevute, voucher,documenti degli alberghi,ecc..). Fiorino Tour risponde ai reclami, rimborsi, cambiamenti dopo la ricezione. Il tempo di risposta é 14-21 giorni lavorativi.
La capitale della Turchia con l’altitudine di 850 m. è una città moderna, pulita e tranquilla con oltre 5.445 millioni di abitanti è una città tipicamente europea.
Se Istanbul vive ancora nel ricordo degli splendori dell’Impero Ottomano, Ankara, la moderna capitale dai viali spaziosi e dall’aspetto austero, è una città proiettata verso il futuro. E’ da qui che negli anni Venti è partita la riscossa dei turchi contro i sultani, e il presidente Ataturk, “il padre della Patria”, ha lanciato il suo programma di modernizzazione.
E pensare che solo un secolo fa Ankara non era che un borgo sperduto nella steppa, protetto dalla poderosa fortezza bizantina innalzata saccheggiando le rovine dell’antica città romana. Dopo il mausoleo di Ataturk, che troneggia su una collina nel quartiere di Maltepe includendo anche il museo dedicato allo statista, la cittadella è il luogo più visitato della città e della Turchia. In stridente contrasto con le architetture moderne della Yenisehir (la città nuova), con le sue viuzze e le vecchie case colorate all’ombra della moschea offre l’occasione per fare un salto nel passato. E se poi si volesse avere un quadro completo della storia e dell’arte delle civilta anatoliche, non si perda la visita del Museo ittita, ospitato in un antico bedesten (mercato coperto).
Ankara è circondato al nord da Cankiri e Bolu, al sud da Konya e Aksaray, a est da Kirikkale ed Kirsehir , e ad ovest da Eskisehir. La città si estende a vista d’occhio fino alla collina che circonda la valle.
Mitologia
Secondo la leggenda l’attuale nome di Ankara proviene dall’antico nome della città Anchira (l’àncora), infatti sembra che il Re Mida in sogno ricevette l’ordine da Dio di fondare una nuova città nel luogo dove secondo Dio avrebbe trovato l’Arca di Noè.
Re Mida spiegò numerose forze di uomini e di giorni nella ricerca di quest’arca. Non trovò l’arca ma un giorno finalmente in cima di una collina (circa 900m d’altitudine e circa 400 km lontana dal mare) trovò una grande àncora. Secondo Re Mida questa apparteneva all’Arca di Noè, per cui vi fondò la città richiesta da Dio e la chiamò Anchira (L’àncora).
Il Mausoleo di Ataturk…
(Anitkabir) Bisogna contemplare la città nuova dal Mausoleo di Ataturk (Anitkabir), imponente monumento che si eleva sul sommo di una collina. Questo monumento fu costruito nel 1953, in cui si conciliano abilmente concezione moderna e ricordo del passato, è certamente il capolavoro dell’architettura moderna turca. A fianco del Mausoleo, un museo espone gli oggetti personali di Ataturk e documenti della guerra d’indipendenza. (Anitkabir e il museo sono aperti tutti i giorni escluso il lunedì, l’ingresso gratis). Durante le estate, potrete assistere ad uno spettacolo di suoni e luci di notte.
Museo delle Civiltà Anatoliche (o Museo degli Ittiti)…
(Anadolu Medeniyetler Muzesi): Situato presso la porta della cittadella, questo vecchio e bel bedesten (mercato coperto) è stato trasformato in un museo che accoglie inestimabili collezioni di opere paleolitiche, neolitiche, hatti, ittite, frigie, urarte e romane. Il museo ha ricevuto il premio quale Museo Archeologico tra i primi d’Europa. (Aperto tutti i giorni escluso il lunedì. Durante l’estate, il museo è aperto tutti i giorni).
Crocevia di civiltà
La Cappadocia offre ai visitatori la sua fantastica natura, che va oltre ogni immaginazione, unita a raffinatezze estetiche.La Cappadocia, che in lingua persiana significa il Paese dei bei cavalli, è la regione costituita dalle città di Aksaray, Nevşehir, Niğde, Kayseri, Kırşehir; di questa, “la regione rupestre” è costituita da Uçhisar, Göreme, Avanos, Ürgüp, Derinkuyu, Kaymaklı, Ihlara e dintorni.
La forma geologica attuale si formò col tufo diffuso dall’eruzione periodica, in epoche risalenti a milioni di anni fa, dei vulcani attivi dei monti Erciyes, Hasandağ e Melendiz situati in Cappadocia. Le grotte divennero motivo di ispirazione per l’arte murale, per la gente di allora, per cui oggi vediamo le tracce di civiltà risalenti a migliaia di anni. La storia “scritta” della Cappadocia, dove l’insediamento umano risale al periodo Paleolitico, inizia con gli Ittiti. Questa, che durante l’arco della storia, ha ospitato colonie commerciali ed ha costituito un ponte commerciale e sociale fra i paesi, fu anche un importante incrocio della Via della Seta.
In seguito alle eruzioni vulcaniche, iniziate nel Periodo Miocene Superiore, iniziò a fuoriuscire la lava dai crateri sottostanti i laghi di epoca Neogena. L’altopiano formatosi con sostanze eruttive dei vulcani primari, fu sottoposto a cambiamenti continui per le eruzioni, meno violente, di vulcani minori. Dal Periodo Pliocene Superiore, con l’erosione degli strati di tufo, compiuta dall’acqua dei laghi e dei fiumi, in particolare del fiume Kızılırmak, la regione acquisì la sua forma attuale.
Con l’erosione di questi strati di tufo da parte del vento e delle acque alluvionali che scendevano dai pendii delle valli, si crearono le forme denominate “peri bacası” (camini di fata). In Cappadocia l’erosione ha creato diversi tipi di “camini di fata”, rocce appuntite che terminano con forme di cappello, cono o fungo.
La migliore espressione delle culture del periodo preistorico in Cappadocia è presente a Niğde-Köşk Höyük, Aksaray-Aşıklı Höyük, Nevşehir-Grotta Civelek. La regione, che vide i primi abitanti nei periodi preistorici, conobbe la civiltà Assira nell’Età arcaica del Bronzo. In questo periodo il commercio dimostrò un grande sviluppo e per la prima volta venne usata la scrittura. Nelle scritture cuneiformi, redatte in lingua antica assira, denominate anche “tavolette di Cappadocia”, si affrontano procedure fiscali, tassi di interesse e contratti matrimoniali.
In Cappadocia lasciarono tracce della propria cultura gli Hatti e in seguito gli Ittiti, i Frigi, i Persiani, i Romani, i Bizantini, i Selgiuchidi e gli Ottomani e così crearono la magia di questa regione.
La Cappadocia, che ha una posizione particolarmente rilevante, porta in sé le tracce storiche e culturali del passaggio di importanti vie commerciali e della Via della Seta. Differenti filosofie e religioni si incontrano in questa regione. Nel II secolo d.C. i Cristiani partiti da Gerusalemme, passando per Antiochia e Cesarea, giunsero in Anatolia Centrale e si stabilirono nei pressi di Derinkuyu.
La gente della Cappadocia, con lo scopo di proteggersi dalle invasioni, scorrerie ed irruzioni, si nascondeva negli antri delle grotte, fatti in modo tale da non essere individuati. Dato che avrebbero potuto essere obbligati a vivere per lunghi periodi in questi ambienti senza poter uscir fuori, vi costruirono all’interno depositi di provviste, cisterne per l’acqua, cantine per il vino e templi per la preghiera.
I Primi Cristiani, stanchi della tirannia e delle persecuzioni degli imperatori Romani, cominciarono a stabilirsi nelle città sotterranee della Cappadocia con la roccia morbida che si prestava ad essere lavorata facilmente. Le città sotterranee che risalgono a periodi precedenti la nascita di Cristo, diedero alla gente che cercava sicurezza e pace, la possibilità di creare con il cuore e la fatica rifugi, chiese e monasteri.
Le città sotterranee, uniche nel loro genere, sono il prodotto di una tecnica perfetta, che perfino oggi stupisce i visitatori con i suoi sistemi di aerazione, i tunnel per la circolazione d’aria, i sistemi di sicurezza, le interessanti tecniche alle entrate e alle uscite, i suoi pozzi e i suoi meccanismi per la raccolta dei rifiuti
In Cappadocia ci sono più di mille Chiese. La costruzione, la struttura architettonica, le decorazioni artistiche degli ambienti interni delle chiese, suscitano ammirazione. Nelle chiese si notano le piante basilicali a navate o a forma di croce, vestiboli all’ingresso, colonne, archi, volte e cupole. L’arte degli affreschi delle chiese è frutto di lavori molto accurati. Le città sotterranee e le chiese, dove oggi i lavori di restauro e di manutenzione proseguono regolarmente, accolgono un gran numero di visitatori.
La Cappadocia, con l’avvento della Religione Islamica in Anatolia, diede ospitalità a famosi sapienti islamici. Hacı Bektaş-ı Veli, il mistico turco e islamico, nel XIII secolo, scelse come sua patria il Distretto Hacıbektaş di Nevşehir, dove oggi c’è un museo storico con all’interno la tomba di Hacı Bektaş-ı Veli. Il saggio, che costituì l’Unione Turca in Anatolia, che basò la sua filosofia sui principi dell’amore, della tolleranza, della condivisione e dell’uguaglianza sociale, riflette l’essenza dello stesso pensiero della Dichiarazione universale dei Diritti Umani del 1948. Le cerimonie di commemorazione di Hacı Bektaş-ı Veli, che sono organizzati annualmente a livello internazionale (16-18 Agosto), richiamano la visita dei credenti.
La filosofia “Ahilik”, fondata dall’ideologo Ahi Evran, che si basa sull’unione armoniosa dell’etica con l’arte, si è sviluppata nella zona di Kırşehir ed ha disseminato i semi dell’amore nel cuore della gente dell’Anatolia.
Le crepe e i crolli provocati dal raffreddamento delle lave costituite in gran parte da basalto e andesite, fuoriuscite dal Monte Hasandağı, formò il canyon di Ihlara. Il ruscello Melendiz, che si incanalò in queste crepe e contribuì alla formazione attuale di questo canyon, anticamente venne chiamato “Potamus Kapadukus” che vuol dire il fiume della Cappadocia. La Valle di Ihlara, lunga 14 km, inizia da Ihlara e termina a Selime. L’altezza della valle varia tra i 100–150 m. Lungo la valle vi sono numerosi rifugi e chiese scavate nella roccia. I luoghi da vedere sono Eğritaş, Ağaçaltı, Kokar, Yılanlı, Pürenli, Kırkdamaltı, Ala Direkli, le Chiese del Monastero di Kale e la Cattedrale di Selime.
Scopriamo insieme il segreto delle nuvole bianche che ci circondano. Sono le colombe, una più bella dell’altra, che svolazzano nelle valli intorno a Uçhisar, a Göreme-Kılıçlar e Güllü Dere, Ürgüp Üzengi, Orta Hisar-Balkan Deresi e Kızılçukur, nella valle Çat nei pressi di Nevşehir e nella valle di Soğanlı entro i confini di Kayser. La colomba è il simbolo del legame familiare e della pace per il Credo Islamico, mentre è quello dello Spirito Santo per il Credo Cristiano. Sono state costruite delle colombaie sui punti alti di quasi tutte la valli e sui camini di fata in direzione est o sud.
Se siete pronti con la vostra macchina fotografica, la Cappadocia vi aspetta per eternare le sue visioni fantastiche. Uçhisar, a 7 km da Nevşehir, è molto interessante da un punto di vista estetico. Potrete osservare meglio tutta la zona dalla Fortezza di Uçhisar, che è il suo punto più alto.Stiamo per giungere ai “Centri di fede”, dove si respira intensamente un’aria mistica. Nel periodo Romano, si pensa che la gente di Avanos destinasse a necropoli la zona di Göreme, a 10km da Nevşehir.Il Museo all’aria aperta di Göreme è il luogo dove nacque la dottrina fondata da San Basilio il Grande e dai suoi fratelli, che consisteva nel sistema d’istruzione che si basa sull’unione di tutte le istanze cristiane. Nelle Chiese di Tokalı, Elmalı, Yılanlı, Karanlık e Çarıklı, nel Monastero delle monache e dei monaci e nella Cappella di San Basilio, si respira tuttora la stessa atmosfera attraverso i loro stili architettonici ed i loro affreschi.
Çavuşin, a 2 km da Göreme è il più antico insediamento della zona. La Chiesa di Çavuşin, realizzata nel 964–965, è ornata di affreschi che rappresentano episodi del Vangelo e della vita di Gesù. Zelve è un centro della Cappadocia con le sue chiese, la cella di San Simeone e l’antica località di Paşabağları.Le Chiese di Santa Teodora e Pancarlık a Ürgüp, a 20 km da Nevşehir, considerata il centro della Cappadocia, sono interessanti per i loro splendidi affreschi.Il punto più interessante di Ortahisar, a 6 km da Ürgüp, è la sua fortezza , importante da un punto di vista strategico. Ai piedi di questa si possono vedere esempi dell’ architettura civile della Cappadocia. Ad ovest di Ortahisar c’è anche la Chiesa di Üzümlü. Mustafapaşa, 6 km a sud di Ürgüp , è una cittadina dove fino agli inizi del XX secolo i Greci e i Turchi vivevano insieme. Le sue vecchie case greche sono un bell’esempio della lavorazione della pietra.
In seguito agli scavi dell’ antica città di Sobesos, nel villaggio di Şahinefendi a 30 km da Ürgüp, sulla via Ürgüp-Soğanlı, sono venuti alla luce la sala riunioni della città e il complesso termale. La sala riunioni, che copriva uno spazio di circa 400m , aveva due celle di cui una con mosaici e l’altra con una tomba. Inoltre aveva una sala principale con un colonnato, pavimento a mosaici e muri affrescati.
La città sotterranea di Tatlar, di cui si possono visitare i due piani, si trova a 10km da Acıgöl, nella zona di Nevşehir. I ricercatori, che iniziarono gli scavi per la moltitudine delle chiese presenti, affermano che Tatlar più che luogo di insediamento civile sia stato un monastero o una guarnigione, usati a scopo religioso o militare. La chiesa di Tatlar è ornata di affreschi mantenuti abbastanza bene. L’unica zona dove si possono vedere i camini di fata a forma di fungo è quella dove si trovano le vestigia del Castello all’aria aperta, risalente al IX-X secolo, che rappresentano un importante sito archeologico con i loro innumerevoli ambienti e chiese scavate nella roccia di tufo. Le chiese di Karabaş, Kubbeli e Santa Barbara (Tahtalı), che si trovano nella valle di Soğanlı tra le città di Kayseri e Yeşilhisar, hanno un’importanza particolare per i loro stili architettonici e le raffigurazioni degli affreschi.
La chiesa di Eski Gümüş fa parte di un monastero rupestre nella cittadina di Gümüşler, 8 km a nord-est di Niğde. Le scene degli affreschi sono molto dettagliate e lavorate nei particolari. Accanto a questa, sono luoghi importanti da visitare, le città sotterranee di Kavlaktepe, Pertek, Konaklı, Bağlama, Kayırlı, inoltre le chiese di Yeşilyurt, Akdaş Andabalis sono importanti per i fedeli cristiani. Sono meraviglie da non perdere, Tyana, l’antica città del periodo romano, la fortezza di Niğde, il caravanserraglio dell’epoca Selgiuchide di Ulukışla Öksüz Mehmet Paşa. Sono luoghi di culto storici le chiese di Üçayak, Derefakılı, Aflak e Aksaklı situate nella città di Kırşehir e realizzate nelle grotte. Destano grande ammirazione gli insediamenti sotterranei della Cappadocia per la loro struttura. Tra questi, quelli di Kaymaklı, Derinkuyu, Mazı, Özkonak, Tatlarin sono impressionanti. Le città sotterranee di Mucur, Dulkadirli, İnlimurat, Kümbetaltı e Kepez sono strutturate in modo suggestivo e per lungo tempo sono state usate come luogo di riparo e dopo i lavori di restauro sono state aperte alle visite.
Inoltre, i visitatori che giungono in Cappadocia, inclusa nella Lista del Patrimonio Culturale Mondiale UNESCO, hanno anche l’opportunità di vedere le opere scelte dell’architettura Selgiuchide e Ottomana.
Alcune di queste opere senza eguali sono nella città di Aksaray la Eğri Minare, Alayhan e Sultanhanı, opere del periodo Selgiuchide; la Moschea Ulu Cami è un’opera che riflette le caratteristiche del periodo della dominazione Karaosmanoğlu. Nella città di Nevşehir la moschea Ürgüp Taşkınpaşa Cami risalente al periodo dei Karamanlı, il Caravanserraglio Sarıhan del periodo Selgiuchide. A Niğde sono edifici straordinari: Sungur Bey Cami, Rahmaniye Cami, Niğde Alaaddin Cami, Hüdavent hatun Türbesi. Nella città di Kayseri: Döner Kümbet, Sırçalı Kümbet, Ali Cafer Kümbeti, Cami Kebir, Hunat Hatun Külliyesi, Kurşunlu Cami, Güpgüpoğlu Konağı, Kara Mustafa Paşa Kervansarayı, Karatayhan Kervansarayı e la Şugaiye Medresesi che è la prima Scuola Medica in Anatolia e in Turchia (attualmente ospita il Museo della Storia della Medicina). Edificato nel 1205 per volontà di Gevher Nesibe, sorella del Sultano Selgiuchide Gıyaseddin Keyhüsrev I, è un’opera importante da vedere. Opere sontuose da un punto di vista storico e artistico della città di Kırşehir sono le Moschee di Cacabey, di Ahi Evran, il Mausoleo di Aşıkpaşa, Melikgazi Kümbeti e Kesikköprü.
Il vino della Cappadocia Ci state a passare per le “Case del Vino di Ürgüp” per trasformare la fatica del viaggio in una piacevole leggerezza? I vini del luogo vengono serviti ai visitatori in calici di ceramica o di autentica terracotta. Sappiamo che non potrete saziarvi al gusto del vino rosso sangue o del vaporoso bianco che gocciola nel vostro calice dall’uva delle fertili vigne della Cappadocia. Qui, una parte della gente locale produce il vino con tecniche moderne mentre l’altra parte continua ancora con metodi ancestrali.
Le mongolfiere La Cappadocia offre ai visitatori la sua fantastica natura, che va oltre ogni immaginazione, unita a raffinatezze estetiche. Scoprire la leggiadria del luogo con una gita in mongolfiera sarà un piacere unico ed esclusivo! Questo tipo di escursione ottenne un notevole successo col campionato di mongolfiera organizzato in Cappadocia nel 1997. Queste mongolfiere dotate di comandi per muoversi in alto e in basso, con la maestria dei loro piloti, a volte raggiungono i 3000 piedi di altezza (circa 1000 metri) e a volte scendono fino a sfiorare gli alberi. Ciò vi darà l’opportunità di fare “un viaggio fantastico” spinti dal vento locale o dai venti di alta quota.Con le mongolfiere, che prendono il volo di buon mattino dalla valle di Göreme, potrete ammirare e scoprire dall’alto la geografia magica della Cappadocia, gli incredibili camini di Fata formatisi in millenni, i luoghi di insediamento di Ürgüp, Avanos, Çavuşin, Zelve, Göreme, Uçhisar, il sorgere del sole e il suo tramonto nell’imbrunire.
Tour a cavallo (safari) Potrete vedere, andando a cavallo, la natura da fiaba della Cappadocia, il cui nome significa “il paese dei bei cavalli”. Sarà un’attività molto piacevole visitare le valli che mantengono la loro naturalezza ed i villaggi che vivono le loro tradizioni. Il Safari a cavallo è una passeggiata che si basa sulla sintonia tra la natura e l’uomo col cavallo. Questa attività si effettua in gruppo. Potete partecipare a tour di 2-3 ore o a quelli giornalieri insieme a guide di grande esperienza nel campo e che conoscono bene la zona o volendo potete partecipare a tour ancora più lunghi con pernottamenti in tenda o in albergo.
La Terracotta Il passato della lavorazione della terracotta in Cappadocia, risale agli Ittiti. La realizzazione del vaso in Anatolia iniziò nel Periodo Neolitico a Çatalhöyük’te (Konya) nel 7000 a.C. Nel 2000 a.C. gli Assiri giunti qui dalla Mesopotamia per il commercio, insegnarono agli Ittiti a realizzare i vasi in terracotta. Questo artigianato è stato tramandato dalle civiltà vissute in questa regione fino ai nostri giorni.
Avanos è la zona della Cappadocia nota per il pentolame in terracotta. La città, fondata su un territorio vulcanico, è adatta alla produzione della ceramica grazie al fango di qualità trasportato dal fiume Kızılırmak e per i ricchi depositi di argilla presenti nell’ambiente circostante. La grassa terra rossa, che in seguito a molteplici procedure si trasforma in un impasto di ceramica di qualità superiore, grazie ad abili mani, prende forma in semplici laboratori.
Tessitura di Tappeti e Kilim
La tessitura, che è presente in Cappadocia fin dal Periodo Bizantino, è diffusa soprattutto ad Ürgüp e Avanos. Ad Avanos, inoltre, si realizzano Kilim con disegni diversi da quelli tradizionali. Negli antichi tappeti del luogo, realizzati con tinture naturali, sono dominanti i motivi selgiuchidi, mentre oggi nei motivi si nota l’influenza delle zone circostanti. Negli innumerevoli negozi in Cappadocia non sono esposti solo tappeti e Kilim locali, ma ve ne sono di quelli provenienti da tutte le regioni della Turchia.
Lavorazione dell’onice
Sin dai tempi remoti, in Cappadocia, la pietra ebbe una grande incidenza nella vita quotidiana. La pietra venne usata non solo per le case, i luoghi di culto e l’architettura, ma anche per oggetti ornamentali. L’onice, presente in particolare nella zona di Hacıbektaş, si trova nei colori giallo, rosa, rosso e bianco. Vi è anche un tipo denominato “pietra venata” che ha più colori. L’onice, modellata e lavorata con diversi motivi, viene usata per la realizzazione di monili personali e accessori per la casa.